Smantellata la banda del Padrone della Città, rete di spaccio di eroina

Smantellata la banda del Padrone della Città, rete di spaccio di eroina

Smantellata la banda del Padrone della Città, rete di spaccio di eroina

ICarabinieri di Perugia, e delle Compagnie di Perugia, Città di Castello, Città della Pieve, Assisi e Spoleto e con il supporto di unità cinofile della Finanza, hanno arrestato 4 nigeriani. Il gruppo è ritenuto responsabile di associazione a delinquere finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di droga in concorso.

Erano in grado di importare ingenti quantitativi di eroina

Gli africani erano in grado di importare ingenti quantitativi di eroina destinata ad essere venduta a Perugia e dintorni. Al vertice del sodalizio un nigeriano di 44 anni che nella sua vita da criminale aveva ripercorso le orma del protagonista del film American Gangster.

“Il padrone della città”, così veniva definito da chi entrava in contatto con lui, ma anche “Il più grande di tutti gli spacciatori”, con un curriculum criminale datato 2008, anno in cui fu arrestato per la prima volta. Da allora tutti gli alias gli han permesso di acquisire una fama criminale leggendaria.


Quattro giorni fa era – a conferma del valore dell’indagine cominciata a marzo  – il 13 aprile era già stato arrestato uno degli indagati, trovato in possesso di una valigia contenente:

  • Eroina per 9 kg suddivisa in ovuli e panetti
  • 3 kg di sostanza da taglio
  • 86 mila euro in banconote divise in mazzette da 1000 l’una, nascoste in una casa a Fontivegge

L’eroina, di primissima qualità, una volta tagliata e suddivisa in dosi, avrebbe sfiorato su strada il valore di mezzo milione di euro.

Nel corso delle esecuzioni delle ordinanze i Militari hanno trovato, presso l’abitazione peruigina di uno degli indagati, questo quantitativo:

  • 80 grammi di eroina, 25 grammi di sostanza da taglio
  • un bilancino di precisione
  • 9000 euro in contanti, tutto quanto è stato posto sotto sequestro

Dalle indagini e emersa anche un`attività di usura svolta da due degli indagati arrestati, anche grazie alla complicità diga cittadino italiano, destinatario di un provvedimento di perquisizione. In particolare, si sono documentati alcuni episodi di usura, con prestiti di somme di denaro a tassi del 10 per cento mensile e 120% su base annua e con una divisione di ruoli fra i soggetti.

  • Un avrebbe concesso il prestito,
  • l’altro si sarebbe attivato per la riscossione degli importi concessi e
  • l’italiano si sarebbe occupato di orientare verso i complici persone che avevano urgenti necessità di denaro.

Tutti gli arrestati sono stati associati a carcere di Capanne.

4 Commenti

  1. Ottima notizia. Speriamo che gli arresti dei malavitosi proseguano senza sosta. Un grazie alle Forze dell’Ordine.

  2. In certi casi ci vorrebbe la pena capitale.In galera è troppo poco e sono a carico dei contribuenti.E poi ci sono sempre nigeriani in mezzo!

  3. Bravi Carabinieri e Guardia di Finanza e Polizia !!! Una piccola riflessione ….. Ma ci rendiamo conto di quanti Perugini sono tossicodipendenti !!!

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