Operazione contro la pedopornografia: arresti anche a Perugia

Un’operazione di polizia giudiziaria rivela la diffusione di materiale pedopornografico

Pedopornografia: sgominata rete italiana, 26 gli indagati, scambiavano materiale pornografico realizzato utilizzando minori di anni diciotto.

Operazione contro la pedopornografia: arresti anche a Perugia

Un’inchiesta recente ha rivelato la diffusione di video e foto pedopornografiche, toccando anche la città di Perugia. L’operazione di polizia giudiziaria, diretta dalla Procura della Repubblica di Venezia e delegata al Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha portato all’arresto di 28 persone in varie regioni d’Italia. Queste persone sono accusate di detenere una grande quantità di materiale pedopornografico.

Due di questi arresti sono stati effettuati nella provincia di Perugia. Altre persone sono state denunciate per la diffusione e la custodia di materiale pornografico minorile. In totale, in Italia, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 23 individui.

Gli investigatori hanno svolto 51 perquisizioni in queste ore. Altri arresti sono stati effettuati a Bergamo, Milano, Pisa, Rimini, Bologna, Cagliari, Ferrara, Napoli, Pavia, Roma, Sondrio, Venezia, Pesaro, Ravenna, Torino, Varese, Cremona, Messina, Palermo e Savona. Le denunce, invece, sono state effettuate a Bari, Campobasso, Rovigo, Cremona, Milano, Torino, Verona, Catania, Roma, Trapani, Caserta, Napoli e Parma.

La Polizia Postale ha arrestato 28 persone in flagranza di reato e denunciato altre 28, in 38 province italiane, per la detenzione di una grande quantità di materiale pedopornografico. L’operazione, diretta dalla Procura della Repubblica di Venezia tramite il Cncpo, ha impegnato circa 200 agenti della Polizia Postale, che hanno eseguito 51 decreti di perquisizione.

Gli arresti sono stati tutti convalidati e sono state operate 19 misure cautelari. Gli indagati hanno tra i 16 e 73 anni. Durante l’indagine, condotta per oltre sei mesi dagli agenti sotto copertura su una piattaforma di messaggistica, sono stati monitorati circa 130 spazi virtuali, all’interno dei quali erano presenti utenti di tutto il mondo che scambiavano migliaia di foto e video di abusi su minori.

Nelle perquisizioni sono stati sequestrati numerosi dispositivi informatici con decine di migliaia di file pedopornografici, che saranno oggetto di ulteriori analisi per individuare eventuali altri utenti. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Bergamo, Milano, Pisa, Rimini, Bologna, Cagliari, Ferrara, Napoli, Pavia, Perugia, Roma, Sondrio, Venezia, Pesaro, Ravenna, Torino, Varese, Cremona, Messina, Palermo e Savona. Le perquisizioni sono state svolte a Bari, Campobasso, Rovigo, Perugia, Cremona, Milano, Torino, Verona, Catania, Roma, Trapani, Caserta, Napoli e Parma.

Questa operazione rappresenta un passo importante nella lotta contro la pedopornografia online. Sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel proteggere i più vulnerabili e nel portare i colpevoli di tali crimini davanti alla giustizia.

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