Morto il maestro Franco Venanti, una vita dedicata all’arte, Perugia in lutto

Il maestro aveva quasi 93 anni ed è stato molto attivo fino all'ultimo

Morto il maestro Franco Venanti, una vita dedicata all'arte, Perugia in lutto

Morto il maestro Franco Venanti, una vita dedicata all’arte, Perugia in lutto

«L’età l’avevi. Lo spirito no. Buon viaggio papà», lo scrive Barbara Venanti sul suo profilo Facebook. Apprendiamo della morte del grande Maestro della pittura, Franco, proprio da lei. Una morte che coglie all’improvviso! Proprio appena appreso della morte di Francesco Calabrese, l’avvocato ex assessore del comune di Perugia, Franco aveva scritto delle parole dolcissime rivolte all’ex amministratore: «Un abbraccio alla famiglia di Francesco Calabrese. Ti ho conosciuto ragazzo innamorato della tua città e poi uomo come Assessore nell’anno del cambiamento. Che la terra ti sia lieve».

Neanche il tempo di assistere ai funerali del suo amico che anche lui se n’è andato da questa vita terrena. «Ti voglio bene Franco, non si è mai pronti a perdere persone speciali come te», scrive di lui Elena Migliorati e come lei tanti altri che partecipano al dolore della famiglia.

Venanti è deceduto la notte tra giovedì e venerdì nella propria abitazione a seguito di un infarto.

Franco Venanti è stato pittore perugino prevalentemente figurativo; ha iniziato a dipingere a 13 anni e nel 1948 ha lavorato nella Bottega del pittore Adalberto Migliorati. Si è diplomato al liceo classico Mariotti di Perugia per poi iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Perugia che non ha mai portato a termine, benché gli mancassero pochi esami, per dedicarsi esclusivamente all’arte.

1 Commento

  1. Sono da vari anni la Vice presidente dell’Associazione Culturale “L. Bonazzi” di Perugia, fondata da Franco Venanti nel 1963 alla quale il Maestro teneva moltissimo, il suo fiore all’occhiello, una delle più vecchie di Perugia. Un’Associazione viva, vivace, coinvolgente anche dopo gli anni della Pandemia con iscritti sempre nuovi. Franco stava già programmando gli eventi per festeggiare i 60 anni di vita del “Bonazzi”. Ho lavorato con lui per tanti anni per organizzare eventi di grande valore, perché Franco non voleva la banalità, era un innovatore, un precursore. Lo potevi aiutare ed era piacevole farlo, perché imparavi tanto, soprattutto ti trasmetteva la forza di fare, di guardare avanti: ti sentivi più forte. Ma poi tutto ruotava intorno a lui, tutto usciva dalla sua mente fervida, dalla sua cultura profonda, radicata dentro di lui, dal suo guardare indietro e scrutare il futuro, amante della storia e della filosofia, critico, controcorrente, originale come nella sua pittura. La sua fine è una perdita grande per tutti noi, lo vedevamo come Maestro per la sua Arte, ma anche di vita: per me era un amico caro, generoso e sincero, mi mancheranno le lunghe telefonate. Ma si interessava di tutti i Soci, li conosceva tutti, aveva piacere di gratificarli, coinvolgendoli nelle attività dell’Associazione. Noi tutti e la sua affettuosa famiglia, sentiremo sempre la perdita di questo grande UOMO.

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