Morte del piccolo Alex, in aula la deposizione del padre, arrivato dall’Ungheria

Morte del piccolo Alex, in aula la deposizione del padre, arrivato dall'Ungheria

Morte del piccolo Alex, in aula la deposizione del padre, arrivato dall’Ungheria

Norbert Juhasz, il padre del piccolo Alex ucciso a coltellate a Po’ Bandino, è arrivato Perugia per la seconda volta: la prima per riportare a Budapest il corpicino di Alex, ieri per testimoniare contro la sua ex accusata dal pm Manuela Comodi di omicidio volontario premeditato. Norbert Juhasz ha incontrato l’ex compagna per la prima volta, dopo la fuga della donna dall’Ungheria con il piccolo Alex. La donna era scappata in Italia dopo una lotta per l’affidamento.

Il sostituto procuratore Manuela Comodi ha chiesto all’uomo di ripercorrere tutte le fasi della relazione con l’ex ballerina, conosciuta nel 2003 ad una scuola serale e poi rincontrata nel 2018. Rapporti poco sereni dall’inizio tra i due, «migliorati dopo la nascita di Alex» fino alla battaglia per l’affidamento. I servizi sociali, la scoperta che la donna avesse girato film porno e poi quei problemi psicologici che portarono al ricorso urgente per ottenere l’affidamento a fine agosto 2021 perché lo «stato mentale sta peggiorando».

La donna – ha raccontato Nobert con l’aiuto di un interprete – quando era in gravidanza “prendeva farmaci” e “si dava pugni sulla pancia”. E poi ancora agli assistenti sociali  disse “butto la benzina addosso e gli do fuoco se va a lui”. Fino all’ultima telefonata di lei all’ex compagno, poche ore prima del delitto, per chiedere quali modalità di visita avesse previsto il Tribunale ungherese per lei ed Alex. E poi ancora quella foto e quel video del corpo del bambino «insanguinato» e appena morto inviati al figlio maggiore.

L’avvocato Enrico Renzoni, legale dell’imputata, mira a dimostrare la non imputabilità della donna, cercando di fare emergere sia i precedenti psichiatrici di cui tutti sembravano essere consapevoli. Il processo riprenderà il 22 febbraio quando ad essere sentiti saranno gli esperti del Ris di Roma e i medici legali.

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