
Eruzione Etna, voli dirottati a Palermo e aeroporto di Catania chiuso
La società di gestione dell’aeroporto di Catania comunica che, a causa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale ricaduta di cenere vulcanica sulle pavimentazioni aeroportuali, le operazioni di volo sono sospese sino a ripristino delle condizioni di sicurezza. E’ quanto si legge sulla pagina Facebook del gestore. In mattinata lo stessa società aveva annunciato, proprio a causa dell’eruzione dell’Etna, la chiusura di un settore di spazio aereo con possibili ritardi e disagi sui voli in arrivo e in partenza.
La cenere ha costretto la Sac, società di gestione dell’aeroporto di Catania Fontanarossa, a sospendere tutte le attività. Bloccate le partenze, mentre gli aerei in arrivo sono stati dirottati su altri scali. Le attività dell’aeroporto rimarranno sospese fino alle 9 di domani.
Gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania comunicano che “persiste la copertura nuvolosa nella zona sommitale del vulcano, quindi non è possibile effettuare osservazioni vulcanologiche tramite la rete di videosorveglianza”. I vulcanologi spiegano però che “a partire dalle 7,20 il tremore vulcanico, già a livello alto, registra un repentino aumento dei valori”.
“A partire dalle 11:35 – ricostruisce l’Ingv – il tremore vulcanico ha evidenziato una veloce discesa verso i valori medi, ai quali si è stabilizzato alle 12. Anche il tremore infrasonico ha mostrato un andamento simile. Il fenomeno eruttivo può ritenersi concluso.
Le ultime localizzazioni del tremore vulcanico sono in corrispondenza del cratere di Sud-Est a una quota di circa 2.5 km sul livello del mare. Gli ultimi eventi infrasonici localizzati risultano in corrispondenza dei crateri Voragine e Bocca Nuova”. Tutti i dati registrati, secondo l’Ingv, “sono compatibili con un evento parossistico di fontana di lava”.
In caso di caduta di ceneri vulcaniche
La caduta di ceneri vulcaniche, anche per periodi prolungati, non costituisce un grave rischio per la salute. Tuttavia, la prolungata esposizione alle ceneri più sottili (meno di 10 micron) può provocare moderati disturbi all’apparato respiratorio. Inoltre, il contatto con gli occhi può causare congiuntiviti e abrasioni corneali. Pertanto, è opportuno prendere alcune precauzioni e assumere comportamenti idonei a ridurre l’esposizione, soprattutto per alcune categorie di soggetti: persone affette da malattie respiratorie croniche (asma, enfisema, ecc.); persone affette da disturbi cardiocircolatori; persone anziane e bambini.
Durante le fasi di caduta delle ceneri (o durante le giornate ventose se la cenere è già al suolo) è consigliabile rimanere in casa con le finestre chiuse o comunque uscire avendo cura di indossare una mascherina per la protezione dalle polveri e possibilmente occhiali antipolvere. Tali dispositivi di autoprotezione sono particolarmente indicati per le categorie a rischio sopra citate e per coloro che svolgono attività professionali all’aperto
In caso di contatto con gli occhi evitare di strofinarli, ma lavarli abbondantemente con acqua
Provvedere a rimuovere periodicamente le ceneri dai propri ambienti, avendo cura di bagnarne preventivamente la superficie, al fine di evitare il sollevamento e la risospensione delle parti più sottili. Durante queste operazioni indossare i suddetti dispositivi di autoprotezione
Provvedere a rimuovere periodicamente le ceneri accumulatesi sui tetti delle case, con l’ausilio di adeguati mezzi di sicurezza (ponteggi e imbracature), al fine di evitare un sovraccarico eccessivo sulle coperture e prevenire possibili crolli, nonché l’intasamento dei canali di gronda
Non disperdere le ceneri lungo le strade, ma raccoglierle in sacchetti da deporre nei punti di raccolta individuati dall’amministrazione comunale. Le ceneri infatti possono intasare le reti di smaltimento delle acque, le reti fognarie e costituire un pericolo per la circolazione stradale
Guidare con particolare prudenza nei tratti di strada coperti di cenere
Evitare l’uso di motocicli
La frutta e la verdura eventualmente ricoperte di cenere possono essere consumate dopo un accurato lavaggio
Gli animali da compagnia (cani, gatti, ecc.) dovrebbero essere tenuti in casa
La cenere vulcanica ingerita dagli animali al pascolo può provocare serie conseguenze sull’apparato digerente. Pertanto, in caso di abbondante caduta di ceneri, è consigliabile approvvigionare il bestiame con foraggio privo di ceneri.
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