
Donna uccisa dal marito, i funerali di Raffaella saranno in Puglia
Molto probabilmente sarà affidato ai nonni materni il bambino di Raffaela Presta, uccisa dal marito, Francesco Rosi, mercoledì 25 novembre a Perugia. Il piccolo è la cosa che conta di più in questo momento: per lui si apre una fase molto delicata.
Domani mattina si terrà la camera di consiglio che stabilirà se il bambino può essere affidato ai nonni materni. Il bambino in questa tragica vicenda è la prima figura da proteggere.
Lui stava facendo il bagnetto. La creatura aveva ancora i capelli bagnati quando il padre lo ha preso in braccio e lo ha consegnato alla zia, che vive nell’altra ala della villa di via Bellocchio, e poi ha chiamato i carabinieri.
Francesco Rosi, difeso da Luca Maori, si è costituto da subito: “Venite ad arrestarmi, ho sparato a mia moglie”. La stessa sera del delitto davanti al pm Manuali, Rosi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Lo ha fatto venerdì in carcere a Capanne davanti al proprio legale e al Gip Andrea Claudiani che ha convalidato l’arresto.
Il difensore di Rosi aveva invece sollecitato la concessione degli arresti domiciliari. Il gip si era riservato di decidere e alla fine è stato convalidato l’arresto, escludendo dunque la premeditazione e negando i domiciliari.
Cosa avrebbe spinto Francesco Rosi a sparare alla moglie? “Questo non è figlio tuo”. E’ questa la frase che lo stesso agente immobiliare ha riferito, durante interrogatorio davanti al gup Andrea Claudiani. Il giudice, però, non lo ha creduto.
Raffaella era stata picchiata qualche giorno prima e anche in passato. La tac ha già rivelato che il colpo fatale è stato quello che l’ha raggiunta alle spalle, è entrato nella scapola destra, ha perforato il polmone, interessando anche la vena aorta, fino a raggiungere il cuore, per poi fuoriuscire all’altezza dell’emitorace sinistro.
Provocando una tale perdita di sangue da non lasciarle scampo. Dall’esito della perizia otoiatrica, ci sarebbero le lesioni all’orecchio compatibili con quanto riferito da un testimone vicino alla vittima al quale lei stessa avrebbe confidato di essere stata percossa al volto. Traumi e contusioni sul corpo della donna ce ne sarebbero anche altri.
La procura, ultimati gli accertamenti medico legali del medico legale Laura Paglicci Reattelli, sul corpo dell’avvocatessa quarantenne, ha rilasciato il nullaosta per la restituzione della salma ai familiari. Martedì 1 dicembre alle ore 15 nella chiesa di San Luigi a San Donaci alle porte di Brindisi ci saranno i funerali di Raffaella Presta, una donna ammazzata dalla follia del marito. La celebrazione sarà preceduta da una immensa fiaccolata. Un’intera comunità si stringerà ai familiari per l’ultimo saluto a Raffaella.
Commenta per primo