Domiciliari per corruzione, misura in base alla legge Nordio

Arrestati Goracci e Granieri per corruzione e fatture false

Domiciliari per corruzione, misura in base alla legge Nordio

Domiciliari per corruzione, misura in base alla legge Nordio

Arresti domiciliari per C.G., ex amministratore unico della Sogepu, e A.G., rappresentante legale di una società attiva nel recupero di rifiuti solidi e biomasse. I due sono accusati di corruzione e di aver emesso fatture per operazioni inesistenti, come stabilito in un’ordinanza cautelare firmata dal gip.

L’operazione è stata eseguita dalla Guardia di Finanza di Perugia, che ha dato seguito alla richiesta della Procura di Perugia avanzata tra fine giugno e inizio luglio. La misura è stata emessa in conformità con la recente legge Nordio, che ha modificato i criteri di applicazione delle misure cautelari. Durante l’udienza di convalida, i due indagati hanno presentato dichiarazioni difensive, sostenendo la correttezza delle loro azioni professionali.

Secondo le accuse formulate dalla Procura, Goracci avrebbe ricevuto oltre 750 mila euro per consulenze che, secondo l’accusa, non sono mai state realmente eseguite. Tali somme, secondo la ricostruzione, sarebbero state compensate come ricompensa per la messa a disposizione delle funzioni legate alla sua posizione all’interno della Sogepu. La Procura ha sottolineato che oltre alla corruzione, viene contestata anche l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti.

L’indagine ha messo in luce un sistema in cui le pratiche amministrative potrebbero essere state utilizzate per mascherare operazioni di riciclaggio, attraverso l’emissione di documenti falsi. I dettagli di queste operazioni sono ora al vaglio delle autorità, che stanno cercando di ricostruire l’intero meccanismo.

La Sogepu, società a partecipazione pubblica, ha un ruolo cruciale nella gestione dei rifiuti nell’alto Tevere umbro, ed è fondamentale per la comunità locale. Gli sviluppi di questa vicenda potrebbero avere ripercussioni significative non solo sui due indagati, ma anche sull’immagine e sulla funzionalità dell’ente.

In attesa di ulteriori sviluppi, la questione è destinata a sollevare interrogativi sulle pratiche di governance e trasparenza all’interno delle aziende pubbliche e private. La legalità nel settore della gestione dei rifiuti rimane un tema cruciale, specialmente in un periodo in cui la sostenibilità e la correttezza delle operazioni sono sotto scrutinio.

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