Massimo D'Alema alla Festa del Pd di Perugia

(UJ.com) &quot;Non si può essere costretti a decidere in tre giorni su un tema delicato come quello della giustizia solo perché <b>Berlusconi</b> ha un problema da risolvere&quot;. E' quanto affermato da Massimo D'Alema nel corso del suo intervento presso la festa regionale del Pd che si sta svolgendo in questi giorni a Perugia. Molti i temi da lui trattati davanti ad una platea numerosa. Riferendosi alla questione del lodo Alfano, D'Alema ha parlato di un &quot;provvedimento rozzo e inappropriato&quot;, oltre che &quot;costituzionalmente molto discutibile. Non sono contrario - ha aggiunto D'Alema - in linea di principio a discutere il problema, ma non si può discutere questo problema in linea di principio legiferando d'urgenza per risolvere un problema personale del presidente del consiglio. Questo - ha aggiunto D'Alema - danneggia la vita democratica e dimostra che il Parlamento è prigioniero di esigenze di natura personale&quot;. In merito alla manifestazione tenuta ieri a Novara ha detto che è stata &quot;organizzata in modo sbagliato, che ha fatto il gioco dell'avversario&quot;. D'Alema ha poi ricordato che &quot;piazze e strade sono un luogo di battaglia democratica: una manifestazione però e' utile se il giorno dopo ha conquistato un italiano in più. Se viceversa si va in piazza e il giorno dopo cresce il consenso per il Governo, vuol dire che quella manifestazione era sbagliata. Quella di ieri, per come è nata, ha giovato comunque a Berlusconi. Ed è paradossale - ha osservato D'Alema - che lo stesso Berlusconi, commentandola, dica che, rispetto alla giustizia,sono altri i problemi del paese&quot;. In merito alle feste del partito egli ha detto che preferisce che continuino ad essere chiamate &quot;dell'Unità&quot;. &quot;Queste feste - ha detto D'Alema - assumono denominazioni varie. Mi ha fatto piacere che a Roma l'hanno chiamata Festa dell'Unità. E a deciderlo è stato il segretario del Pd di Roma che, pur venendo dalla Democrazia Cristiana, ha ritenuto giusto mantenere la denominazione tradizionale: io ne sono molto contento&quot;.

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