(UJ.com) SPOLETO <!–webbot bot="Timestamp" S-Type="EDITED" S-Format="%d/%m/%Y" startspan –>08/08/2008<!–webbot bot="Timestamp" endspan i-checksum="12636" –> - Attori, danzatori, musicisti, tutti completamente integrati tra le magnifiche opere pittoriche e di scultura della Galleria Civica Darte di Spoleto, quasi a comporre dei tableaux vivants, da guardare come opere darte essi stessi, costruite come scene dipinte, con riferimenti precisi allarte figurativa. Questo attende lo spettatore il 12 e 13 agosto quando si troverà avvolto in Eine Kleine Museumsmusik, il progetto a cura di Alessio Pizzech e Michelangelo Zurletti che anticipa la 62ma Stagione Lirica Sperimentale e realizzato in collaborazione con il Comune di Spoleto nellambito di Spoleto Estate 2008. Eine Kleine MuseumsMusik è un tassello che si aggiunge a quellidea dello Sperimentale di esaltare la bellezza di quei luoghi tra i più importanti storicamente della città di Spoleto. Una piccola serenata notturna come recita la celebre composizione mozartiana che lo Sperimentale ha voluto dedicare negli anni scorsi alla Rocca, poi al Chiostro di San Niccolò, lo scorso anno al Teatro Nuovo e questanno allo splendido Palazzo Collicola. Dice Alessio Pizzech, che ne cura la regia: Il viaggio che propongo attraverso gli spazi della Galleria si distingue questanno per la presenza e contaminazione allinterno dellitinerario artistico di una pluralità di linguaggi artistici e ancora più importante la presenza della danza come elemento che contraddistingue e a mio avviso, meglio interpreta, la creazione contemporanea. Lattore Giuseppe Nitti ci condurrà per mano grazie alla sua parola nelle sale della galleria a scoprire e direi riscoprire per chi già le conoscesse, le opere presenti nella collezione. Mi sono posto lobiettivo nel momento in cui ho studiato e visto le opere di raccontare lumanità nascosta che sta dietro il segno artistico. Mi sono preoccupato quindi di rifuggire da ogni approccio intellettualistico e approdare ad una esplorazione della ragioni di tali opere. Ecco perché a guidarci saranno le parole degli stessi artisti affidate allinterpretazione attorale. Una sorta di gioco alla confessione dove ogni creatore possa raccontarsi e dirci verità celate continua laffermato regista che ormai da anni ha un rapporto di stretta collaborazione con lo Sperimentale. Ho raccolto perciò le testimonianze di Consagra riguardo ala Città Frontale, di Leoncillo, di Scialoja, di Melotti, di Gnoli, di Guidi e di Mastroianni. Ognuno di essi ha una sua stanza e laddove sono presenti le loro opere là risuona leco di pensieri che hanno animato la cultura italiana fino a qualche anno fa. Quelli che presentiamo in forma teatrale, forse per la prima volta, sono scritti in cui essi ci parlano delle loro opere, del loro rapporto con lagire artistico e con il loro tempo. Assaporeremo quindi il punto dì origine, la riflessione che precede la pittura o la scultura. Tali testi ci porteranno quindi a riflettere sullatto artistico inserito nella sua contemporaneità. Ci chiederanno di fermarci davanti allopera evocandone le ragioni profonde e il senso che le lega al loro tempo. Lo sforzo registico nel guidare lattore in questo percorso sarà proprio quello di evocare la carnalità delle parole di questi grandi maestri della pittura e della scultura contemporanea presenti a Spoleto. E proprio la carne e il respiro si fanno materia e plasmano e determinano il segno sulla tela. Ed è di questa corporeità si faranno portavoce i danzatori che occuperanno la stanze con i loro corpi. Il loro agire rievocherà il senso dellopera come se il quadro si staccasse dalla parete o la scultura potesse muoversi nello spazio. Ho chiesto loro di creare vere e proprie improvvisazioni fisiche su musica e no che siano ispirate alle opere della galleria quasi a farle diventare presenze concrete. Il corpo ridisegna lenergia dellopera e dialoga con essa, da essa trae spunto e riferimento. Ho chiesto di farlo a Walter Matteini danzatore di Aterballetto e adesso coreografo che sta emergendo con il suo lavoro sul panorama della coreografia contemporanea italiana. I musicisti dellensemble strumentale del Teatro Lirico e i cantanti ci guideranno attraverso luniverso musicale novecentesco facendo riecheggiare le loro note nelle stanze e negli spazi della galleria. Un vero e proprio viaggio totale nelle arti: unimmersione che trae linfa dalla tela o dalla scultura e che ad essa ritorna come nuovo modo di vivere e comprendere larte contemporanea afferrandone le intime sfumature e tutte le possibili nascite di denominatori comuni che legano nel nostro presente le varie discipline artistiche conclude Pizzech. Palazzo Collicola, pertanto, il 12 (1a performance ore 18.00, 2a performance ore 19.15) e il 13 agosto (1a performance ore 18.00, 2a performance ore 19.15) sarà animato da Giuseppe Nitti, attore sorta di traghettatore che accoglierà lo spettatore per condurlo per mano in un percorso animato da Walter Mattini, danzatore, dai musicisti Emanuela Carducci (flauto), Angelo Cicillini (viola) Mateo Zurletti (violoncello), Francesco Massimi (pianoforte), Maria Kostraki e Desirée Migliaccio (soprani vincitori del Concorso Internazionale per Giovani Cantanti Lirici 2008). E naturalmente la presenza della musica sarà, anche in questo caso, di grande rilevanza. Accanto a Debussy, Zandonai, Hindemith, Honnegger, Shostakovich, Lipatti, Sbordoni, saranno interpretate le musiche di compositori di spicco contemporanei che hanno preso parte al famoso e fortunato progetto realizzato dallo Sperimentale nel 2001 LArte della Fuga ideato da Luciano Berio.
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