(UJ.com) GUALDO TADINO 09/08/2008 - Sabato 9 agosto il Museo Regionale dellEmigrazione Pietro Conti ha accolto un gruppo di giovani discendenti di emigrati umbri, che grazie ai viaggi di formazione promossi dal Consiglio Regionale dellEmigrazione, hanno potuto visitare lUmbria, la regione da dove partirono tanti anni fa i loro nonni e genitori. Il progetto ha lo scopo di avvicinare le seconde e terze generazioni alla terra dorigine della propria famiglia, molte volte conosciuta solo attraverso i racconti degli ormai anziani emigrati. Questi ragazzi, canadesi, argentini, venezuelani e colombiani sono stranieri qui in Italia, ma comprendono e parlano litaliano e amano la nostra cucina. Non poteva mancare nellitinerario umbro una giornata da trascorrere a Guado Tadino, città dellartigianato e della memoria. Prima tappa la visita al Museo dellEmigrazione, emozionante e coinvolgente: tornare indietro nel tempo, toccare con mano una storia che li riguarda molto da vicino, guardare le immagini e vedere in quei volti i propri genitori, scorrere velocemente con lo sguardo i documenti per rintracciare magari un nome e un cognome conosciuto. Commovente è stato infatti per Natasha Ceccarelli, riconoscere il volto della nonna Elda, partita da Terni oramai più di cinquanta anni fa. A seguire poi la visita alla città, la storia, lacqua e la ceramica. Il gruppo ha ammirato la monumentale chiesa di San Francesco e la cattedrale di San Benedetto. Poi una piacevole passeggiata fino al Museo Civico Rocca Flea, alle fonti dellacqua Rocchetta e per concludere, la visita ad unazienda di ceramica a lustro. Litinerario cittadino è parte del progetto del Gualdo Tadino Tour, recentemente promosso e avviato dallamministrazione, grazie alla collaborazione del Museo dellEmigrazione, della Sistema Museo e dellAssociazione Turistica Pro Tadino
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