GUBBIO - Si invia comunicato stampa così come pervenuto: «LUniversità degli Studi di Perugia, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dellUmbria e con il Comune di Gubbio, porta avanti, sin dal 2001, una campagna di scavo nella zona archeologica della Guastuglia. Le potenzialità di fruizione culturale dellarea archeologica, da tempo inutilizzata, hanno spinto luniversità di Perugia, di concerto con lAmministrazione comunale e con la Soprintendenza, a pianificare sul lungo periodo una serie di interventi di esplorazione scientifica, con lobbiettivo di restituire alla cittadinanza una parte importante della Iguvium romana. Lobbiettivo finale è quello di dar vita ad un percorso archeologico visitabile, che dovrebbe collegare la zona della Guastuglia, il teatro romano, lAntiquarium e le altre numerose emergenze storico artistiche della città. Le ricerche effettuate dall Università di Perugia, sotto la direzione del prof. Gian Luca Grassigli, che si avvale della collaborazione di studenti provenienti dallateneo perugino, hanno permesso di mettere in luce le strutture di fondazione di un santuario, che costituisce il primo edificio di culto urbano di Gubbio finora esplorato estesamente. La scoperta va localizzata in un settore certamente nevralgico della città antica. Le dimensioni delledificio, con lingresso aperto verso sud-est, risultano di m. 7,40 x 11,54 (25 x 39 piedi romani) ed i suoi muri delimitavano una cella e lantistante pronao colonnato, nel rispetto di una planimetria canonica per gli edifici templari romani. La cella del tempio, ovviamente, era destinata ad ospitare la statua di culto, come dimostra nelledificio di Gubbio il ritrovamento della fondazione su cui poggiava il piedistallo della statua, ubicato infatti, come consueto, sullasse principale delledificio al centro della parete di fondo. Le indagini effettuate al di sotto di questo basamento, parzialmente iniziate durante la campagna di scavo del 2007, sono state foriere di nuove ed interessanti scoperte. Allinterno del deposito sacrificale sono stati rinvenuti circa 50 contenitori per unguenti, oltre a numerose altre forme ceramiche, tutti oggetti utilizzati durante lo svolgimento del sacrificio di fondazione del culto. Oltre ai contenitori in ceramica è stata rinvenuta anche lascia in ferro che, probabilmente, venne utilizzata per luccisione degli animali sacrificati di cui rimangono numerosi frammenti ossei. Sempre dallo stesso deposito provengono diversi oggetti in bronzo quali monete, anelli, una statuetta votiva antropomorfa e vari altri suppellettili. In base allo studio della tipologia dei materiali rinvenuti è possibile ipotizzare che ledificio fosse dedicato ad una divinità femminile. I necessari futuri studi dei materiali rinvenuti potrebbero, finalmente, svelare il nome della divinità a cui la struttura templare era dedicata. Oltre a questi importanti rinvenimenti è stato possibile mettere in luce un ulteriore fase di vita delledificio sacro: al di sotto del tempio del I sec. a.C. sono state rinvenute delle possenti strutture murarie appartenute, probabilmente, ad un'altra struttura sacra databile alletà medio-repubblicana IV-III sec.a.C. Le future campagne di scavo serviranno a chiarire meglio le dimensioni e la funzione di questo ulteriore edificio. Le potenzialità di fruizione turistica dellarea appaiono sempre più importanti data anche la vicinanza di strutture, quali il teatro e il mausoleo di Pomponio Grecino, che da tempo fanno parte del percorso storico-artisitico della città di Gubbio. Si ringrazia lamministrazione comunale che ha sostenuto le spese dellintera campagna di scavo 2008, ed in particolare il sindaco che, grazie al suo impegno personale, ha reso possibile lo svolgimento di questa ultima campagna di scavo. »
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