
Umbria Jazz, Sangiorgi, Paoli, Curreri, Rea e Fresu in un omaggio a Luigi Tenco
di Luana Pioppi
Umbria Jazz omaggia Luigi Tenco, cantautore ed attore italiano che insieme a Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Umberto Bindi è stato uno degli esponenti della cosiddetta scuola genovese, un nucleo di artisti che rinnovò profondamente la musica leggera italiana.
Lo farà questa sera, alle ore 21 all’arena Santa Giuliana, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua morte. Lo ricorderanno Giuliano Sangiorgi, voce dei Negramaro alla sua prima partecipazione al Festival, Gino Paoli e Danilo Rea, che ormai formano un duo consolidato. Sul palco anche Paolo Fresu e Gaetano Curreri, voce degli Stadio, che si erano già esibiti insieme nell’ultima edizione di Umbria Jazz Winter in un concerto intitolato “il jazz di Fabrizio De André e Lucio Dalla”. Tema che viene ripreso e sviluppato, assieme ad altri, anche in questa serata estiva di Umbria Jazz. Questo concerto, infatti, è una ulteriore tappa dell’incrocio tra uomini del jazz e cantautori che il Festival sta esplorando, soprattutto negli anni più recenti, con spettacoli di grande successo e nello stesso tempo di sostanza artistica.
Nel programma della serata il ruolo centrale è quello di Mauro Ottolini, trombonista, tubista e soprattutto creatore di progetti originali come quello su Seven Changes, la pellicola di Buster Keaton, che è andato in scena la scorsa edizione di Umbria Jazz. Con Ottolini ci saranno la sua band (Roberto De Nittis, piano; Stefano Menato, sax, clarinetto; Riccardo Di Vinci, contrabbasso; Paolo Mappa, batteria) più una orchestra da Camera di Perugia, composta da una trentina di elementi (arrangiamenti e direzione sono dello stesso Ottolini), e voci soliste (Vanessa Tagliabue Yorke, Kento & DJ Fuzzten, Bocephus King).
Tra le canzoni che saranno eseguite ci saranno certamente alcuni dei più grandi successi di Luigi Tenco come “Mi sono innamorato di te”, “Vedrai, vedra”, “Ho capito che ti amo”, “Lontano, lontano”, “Un giorno dopo l’altro”, “Mi sono innamorato di te” e “Ciao amore, ciao”, il suo ultimo lavoro che presentò a Sanremo nel 1967 e cantata, come si usava a quel tempo, da due artisti separatamente (in questo caso si trattava dello stesso Tenco e di Dalida). La sua esclusione dal Festival lo portò al suicidio.
I CONCERTI GRATUITI – Dalle 20,30 in poi, ai Giardini Carducci, andranno in scena “Accordi Disaccordi” e a seguire “Sugarpie & The Candymen”, “Delta Wires Blues Band”, “Sammy Miller and the Congregation”.
Spazio alla grande musica anche in piazza IV Novembre. Dalle ore 19 si esibiranno gli “Elmhurst Jazz Band”, “Gangbé Brass Band” e “Huntertones”.
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