
Racconti d’altri tempi, Mauro Vincenti in nuovo libro racconta tempo che fu
Una malinconica raccolta di racconti suddivisi in 5 categorie
Di Rossano Pastura
© Protetto da Copyright DMCA |
Mauro Vincenti, nelle sue numerose opere, ci ha ormai abituati, grazie al suo modo di scrivere ricco di suggestioni, a farci sembrare famigliari persone e luoghi per il lettore sconosciuti.
L’ultimo lavoro, “Racconti d’Altri Tempi” edito nel mese di ottobre 2020 da Gruppo di Ricerca Fotografica, rappresenta forse la massima espressione di questa sua caratteristica.
Attraverso brevi racconti, aneddoti, storie tratte da accurate ricerche d’archivio, il lettore fa la conoscenza di personaggi e luoghi cari a l’autore, che raccontano appunto avvenimenti di un tempo ormai passato.
- Per conoscere il luogo: https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-santa-restituta-avigliano-umbro-tr/
Il libro raccoglie ricordi, racconti e aneddoti sulle imprese di persone che nel piccolo borgo assumono il ruolo di personaggi caratteristici e caratterizzanti quei luoghi.
Due sono le tipologie di storie: quelle tramandate dai nonni e dalle persone anziane, a volte scomparse da anni, che pur con fondamenta veritiere assumono tratti leggendari o favolistici, e quelle frutto di un accurato lavoro di ricerca da parte dell’autore.
Consultando diverse fonti d’archivio, che cita con precisione e correttezza, Mauro Vincenti contribuisce con le proprie ricerche a firmare importanti tasselli della storia locale, il tutto per la passione e l’amore che prova per la sua natia Santa Restituta.
Il libro si legge tutto d’un fiato; a catturare il lettore è il mondo ovattato di una volta, dove il tempo scorre lento, agli antipodi rispetto alla frenesia dei giorni nostri. La malinconia per quei tempi andati, per quei legami sociali, per la solidarietà fra persone che vivono nello stesso paese, esaltano il ricordo, e forse, diversi rimpianti.
- Il volume è suddiviso in 5 capitoli, “I Racconti della nonna, storie intorno al fuoco”, “Simboli Cristiani”, “Fra Storia e Leggenda”, “Ricordi da Bambino”, “Aneddoti”.
Tra i vari personaggi citati nel libro un posto speciale è occupato dalla signora Serafina, la nonna dell’autore, una figura di riferimento per lui, fonte inesauribile di racconti.
Il modo in cui l’autore ne parla ci fa comprendere il legame affettivo che c’era tra i due.
Le storie, che riguardano per lo più la collettività del piccolo borgo umbro, dove Serafina era nata ed è sempre vissuta, rappresentavano un momento di assoluta intimità. L’autore ci racconta infatti anche come ciò avveniva: “nelle lunghe serate d’inverno spesso accadeva che, dopo aver fatto i compiti di scuola, mi chiamava al suo fianco vicino al focolare e, mentre ci scaldavamo, mi raccontava varie storie”.
Tutto l’impianto del libro lega storie e personaggi ai luoghi di un territorio oggi non più frequentati e quindi spesso sconosciuti.
Elemento che incuriosisce il lettore è proprio questo legame fra le persone protagoniste dei racconti e i luoghi in cui questi si svolgono. Senza quei luoghi non ci sarebbero quei personaggi, così come senza quei personaggi perderebbero il loro fascino anche quei luoghi.
La sommità dei monti e i paesi che queste separano, le vie che li attraversano, le essenze arboree che li ricoprono, descritti con amorevole precisione, ci inducono a immedesimarci nelle persone e nelle storie da esse vissute.
L’autore con questo suo ultimo lavoro conferma ancora una volta l’amore per il suo paese, la sua comunità, la sua terra.
Vincenti si dimostra un infaticabile e appassionato cultore delle tradizioni e delle testimonianze del passato che riguardano un luogo a lui caro, il paese dove, come nonna Serafina, Mauro è nato ed è sempre vissuto.
Commenta per primo