Onora il Padre, incontri e musica a Palazzo della Penna a Perugia

Rassegna tra scienza e arte, focus sullo stigma umano

Onora il Padre, incontri e musica a Palazzo della Penna a Perugia
Prof.ssa Ceciclia Berioli

Onora il Padre, incontri e musica a Palazzo della Penna a Perugia

Onora il Padre – A Palazzo della Penna di Perugia è stata presentata la seconda edizione di “Onora il Padre”, rassegna culturale organizzata da UmbriaEnsemble, Università di Perugia e Fondazione Perugia. Quest’anno, il tema centrale è “Lo stigma umano tra passato e futuro”, con un focus sullo stigma come simbolo distintivo della condizione umana e del destino individuale. L’iniziativa prevede una serie di incontri interdisciplinari con esperti e accademici, accompagnati da concerti dal vivo, in cui il dialogo tra cultura, scienza e arte mira a esplorare il futuro dell’umanità.

La rassegna prenderà il via sabato 2 novembre, alle ore 17, presso la Biblioteca si Monteripido Perugia, con una lezione inaugurale di Paolo D’Achille e Giulio Vaccaro seguita dal concerto “Linguaggi Musicali in Dialogo”. Ogni incontro sarà articolato in una conferenza seguita da un’esibizione musicale, pensata per ampliare le riflessioni emerse durante il dibattito.

Gli incontri successivi seguiranno la stessa struttura, con un appuntamento sabato 9 novembre, sempre alle 17 alla Biblioteca San Francesco del Monte, dove Giorgio Manzi e Marco Cherin dialogheranno sullo stigma umano, seguiti dal concerto “Il dissoluto punito” con Enrico Stinchelli. Questa data offrirà un’esplorazione interdisciplinare delle dimensioni storiche e psicologiche dello stigma.

Il 16 novembre, la rassegna si trasferirà ad Assisi, presso Palazzo Bonacquisti. Qui Giorgio Vallortigara e Massimiliano Di Filippo guideranno un incontro che approfondirà i simboli e il significato dello stigma nella cultura, seguito dal concerto “Fuochinfatui” eseguito da Giacomo Vezzani. Anche questo appuntamento punta a fondere analisi accademica e musica dal vivo per un’esperienza immersiva.

“Onora il Padre” si distingue per la sua capacità di unire riflessioni teoriche ed espressioni artistiche, con l’obiettivo di coinvolgere il pubblico in una discussione complessa e arricchente sullo stigma umano, declinato attraverso il dialogo tra professionisti di diverse discipline.

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