Tutto esaurito per il grande Ben Harper sul main stage di Umbria Jazz
di Antonella Valoroso
Il rocker californiano e i suoi “Innocent Criminals” -Oliver Charles alla batteria, Chris Joyner alle tastiere, Alex Painter alla chitarra, Darwin Johnson al basso- tornano in Italia ed è sold out all’Arena Santa Giuliana, una delle quattro date di un tour attesissimo.
I “Ranky Tanky” gli scaldano la platea e quando Harper fa il suo ingresso sul palco con l’iconico cappellino rosso il rito collettivo può iniziare.
Il concerto si apre con “Better Way”, dall’album “Both Sides of the Gun”, un brano che racchiude la sua visione del mondo. Una sorta di grido per la pace universale che non a caso venne scelto come colonna sonora per la campagna presidenziale di Barack Obama nel 2008.
Il tempo di presentare la band ed è subito “Diamonds on the inside”, title song dell’album del 2003, e uno dei suoi singoli più ispirati. Uno scrigno di bellezza che custodisce anche un prezioso riferimento al “Mercante di Venezia” di Shakespeare: “Come una candela diffonde la sua luce nell’oscurità, così una buona azione brilla in uno mondo crudele” (“A candle throws its light into the darkness, in a nasty world so shines a good deed”).
“È un tale privilegio essere su questo meraviglioso palco -commenta Harper- Umbria Jazz ha regalato al pubblico 50 anni musica e una gioia immensa a tanti musicisti”. Dedica all’Italia la sua “Don’t Give Up On Me Now” perché “questo pezzo è stata una hit soltanto in questo paese. E non ditelo a nessuno, perché non vogliamo che diventi un successo anche altrove”. La platea si scalda e batte il tempo con le mani.
La serata procede con “Finding Your Way”, un inno alla libertà di fede e di pensiero, e “Mama’s Trippin”, con un grande Darwin Johnson al basso. Poi Harper si siede e inizia a suonare con una delle sue amate chitarre “lap steel” sulle gambe: “Steal My Kisses”, “Need to Know Basis”, “Say You Will”.
Regala al pubblico un’elegante versione della ballad “Walk Away” accompagnandosi con la chitarra acustica, e poco dopo sorprende tutti invitando Rihannon Giddens e Francesco Turrisi a raggiungerlo sul sul palco. Sarà un’altra perla di questa edizione numero cinquanta.
Parte con la romantica “She Only Happy In The Sun” ma poi si ferma: “La devo rifare… c’è qualcosa che non va e il pezzo deve essere perfetto. Nessuna sbavatura a Umbria Jazz”.
Le sonorità rock (“Faded”) si alternano a quelle country (“Steal My Kisses) e blues (“Don’t give Up On Me”), passando per “Burn One Down”, una delle canzoni simbolo dei live di Harper, un inno alla marijuana e un omaggio alla musica di James Taylor e Bob Marley.
Finale in crescendo con il pubblico sotto il palco a cantare “With My Own Two Hands”, un’altra pietra miliare della carriera del cantautore statunitense che si congeda dall’Arena Santa Giuliana con un doppio bis: un’intensa versione a cappella di “Below Sea Level” e l’ultimo abbraccio musicale di “Amen Omen” che, come per magia, si trasforma in un omaggio al Bob Dylan di “Knockin’ on Heaven’s Door.
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