Da Dante al pop, il Festival dei 2 Mondi di Spoleto guarda alle piazze

Da Dante al pop, il Festival dei 2 Mondi di Spoleto guarda alle piazze

Cinquecento artisti da 13 Paesi del mondo, sessanta spettacoli, 5 prime assolute, con 5- 6 appuntamenti al giorno, con tutte le forme dell’arte, dalla musica al teatro, dalla danza agli stage digitali, incontri, laboratori, performance, mostre.

Torna dal 25 giugno all’11 luglio a Spoleto il Festival dei due Mondi diretto da Monique Veaute e, pandemia permettendo, tutto è pronto per una kermesse che si annuncia anche come una ripartenza, con le strade e le piazze della città d’ arte umbra pronte ad accogliere di nuovo la gente.

Un Festival “di cui essere orgogliosi” sottolinea presentandolo da remoto il ministro della cultura Dario Franceschini, “non solo per i suoi 64 anni di età ma per il livello di qualità sempre altissimo”. E che quest’anno, tra le mille e mille difficoltà nelle quali si trova a combattere tutto il settore, si presenta – sottolinea il ministro – “con un programma particolarmente ricco, che si spera si possa svolgere in condizioni vicine alla normalità”.

Il programma “è molto ispirato alla parte musicale di Giancarlo Menotti – ha detto Veaute – e alla parte legata alla prosa proposta da Giorgio Ferrara. Con la musica declinata in tutti i suoi generi dalla classica al pop, i grandi testi del teatro accanto alle performance più contemporanee e due grandi orchestre, quella della Accademia di Santa Cecilia e quella del Festival di Budapest legate da un accordo di collaborazione per cinque anni. Senza dimenticare due focus di eccellenza uno per Stravinski l’altro per Dante.

Festival Due Mondi di Spoleto, Agabiti: “Sarà  il Festival della speranza”

“Lo splendido programma del 64esimo Festival dei due mondi di Spoleto sarà, tra le tante cose, anche il Festival della speranza, della capacità di andare, di superare ostacoli e difficoltà”.  Lo ha detto l’assessore regionale alla cultura, Paola Agabiti, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della edizione 2021 del Festival dei Due Mondi.

“Il Festival –  ha proseguito l’assessore – rappresenta per l’Umbria uno dei momenti culturali più qualificanti che  questa edizione raccoglie e rilancia in una dimensione sostenibile e ambiziosa, nata e programmata in un periodo emergenziale ma con lo sguardo rivolto al futuro. E’ con questo spirito che la Regione Umbria ha cercato di sostenere sin dall’inizio della pandemia il mondo dell’arte e della cultura, che trova perfetta rispondenza nella visione che ispira le proposte artistiche di quest’anno”.

“Stiamo tutti vivendo una delle fasi più difficili della storia europea e mondiale. Nonostante gli sforzi, a tutti i livelli, è innegabile che le comunità locali siano state chiamate a sacrifici e rinunce, a partire dalla contrazione di spazi ed occasioni di socializzazione e condivisione. In questo quadro – ha sottolineato l’assessore – uno dei settori maggiormente penalizzati è stato proprio quello della cultura, insieme alle filiere del turismo, dell’istruzione, dello sport, del commercio. Ma in tutti questi mesi è stata proprio la cultura a fornirci forza e visione attraverso i tanti artisti che hanno dato vita a raccolte fondi e a iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, o le tantissime rappresentazioni digitali che hanno consentito a milioni di persone di poter continuare a fruire di uno degli ingredienti fondamentali della nostra vita: la cultura. Il Covid cambia alcuni scenari, modificando strutturalmente prassi e consuetudini del passato. Una dinamica che deve spingerci ad interpretare il presente con nuove consapevolezze. Tra queste, la constatazione che da soli siamo tutti più vulnerabili; insieme tutti più forti. Da qui – ha concluso Agabiti – il mio ringraziamento a quanti si sono impegnati per la piena riuscita del Festival”.

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