
12 giugno a Torgiano la mostra “Un luogo da nessuna parte”
È su questa frase del filosofo Jean Betrand Pontalis, che si coagulano i lavori di Edoardo Cilafi, Frank Dituri e Mauro Manetti in una mostra a cura di Filarete Art Studio di Empoli, che potremmo definire della ripartenza, se non proprio della rinascita.
Un’esposizione voluta dall’assessorato alla cultura Elena Falaschi e che inaugura una nuova, e speriamo duratura, stagione di eventi espositivi a Palazzo Graziani Baglioni di Torgiano. Un luogo da nessuna parte è il titolo che tratteggia i margini curatoriali entro cui il dialogo a tre voci prende forma.
Un dialogo che esprime tre identità, tre tecniche e tre personalità artistiche ben definite: lo sperimentalismo fotografico dell’italoamericano Frank Dituri, la sedimentazione cromatica di Mauro Manetti e l’espressionismo vorticoso del giovane Edoardo Cialfi.
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Tutti chiamati a mettere a nudo i propri luoghi naturali, quasi sempre paesaggi, siano questi del vissuto, dell’immaginario o semplicemente residui del ricordo di un’esperienza.
Infiniti paesaggi che naturalmente sedimentano e riemergono con nuove forme, nuovi colori che restituiscono frammenti ignoti di ogni singolo artista, senza circoscrivere né chiarire mai l’identità specifica del luogo ritratto.
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