Apicoltura, Meloni (Pd): “Serve lavorare per difendere il settore”

Apicoltura, Meloni (Pd): “Serve lavorare per difendere il settore” Una legge regionale specifica che tuteli un settore
Apicoltura, Meloni (Pd): “Serve lavorare per difendere il settore” Una legge regionale specifica che tuteli un settore

Apicoltura, Meloni (Pd): “Serve lavorare per difendere il settore”

“Una legge regionale specifica che tuteli un settore, come quello dell’apicoltura, strategico per il futuro dell’economia e dell’ambiente”. Così la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni, che annuncia la presentazione della sua proposta di legge, “un documento che possa tutelare un settore strategico per l’ecosistema e che potrà diventare ancor più vitale per la nostra economia”.


Fonte Pd


“Il settore, a livello regionale – spiega Meloni – è caratterizzato da una diffusa presenza sul territorio, con quasi 3mila apicoltori, uno per ogni 295 abitanti. Un dato molto più alto della media nazionale, che parla di uno ogni 895. Stesso risultato relativo alla densità. Questo evidenzia una grande sensibilità al tema dell’apicoltura e una sua grande diffusione, ma evidenzia anche, probabilmente, qualche fragilità legata ad una dimensione più ‘familiare’ e con specificità sull’autoconsumo. Ecco dunque che emerge la necessità di una legge specifica, che tuteli gli apicoltori di professione e quelli che si sono approcciati al settore con passione e che magari aspirano a diventarlo”.

“La mia proposta di legge, che visto l’argomento auspico possa essere il più amplia possibile – prosegue Meloni – prevede interventi per progetti e per contributi. Quanto al primo fronte, l’obiettivo è avviare una ricerca finalizzata a migliorare i prodotti dell’alveare, la conservazione e la tutela di api mellifere, lo sviluppo dell’impollinazione naturale e la ricerca e la sperimentazione per incrementare la produzione di alveari monitorando e salvaguardando la biodiversità. Quanto ai contributi, si individuano come motivi premianti la costruzione e l’adeguamento di locali destinati alla lavorazione dei prodotti dell’alveare, l’acquisto di arnie, cera, api regine o alveari e altre iniziative. Il tutto, con la massima attenzione a non configurarsi come aiuto di Stato all’economia e in piena armonizzazione con i provvedimenti regionali. Sarà fondamentale anche il coordinamento con l’IZSUM (lstituto zooprofilattico sperimentale di Umbria e Marche)”.

“In una fase – continua Meloni – anche in Pnrr individua la sostenibilità ambientale come una delle priorità e delle linee guida, investire sull’apicoltura è un passo in avanti per l’Umbria per rafforzare la propria identità di ‘cuore verde d’Italia’. Il loro ruolo, nella tutela e nella salvaguardia della biodiversità, risulta fondamentale. Esse infatti garantiscono l’impollinazione. Senza di esse molte specie di piante di estinguerebbero e gli attuali livelli di produttività potrebbero essere mantenuti solo attraverso l’impollinazione artificiale. Le api domestiche e selvatiche, infatti, sono responsabili di circa il 70 per cento dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono il 35 per cento circa della produzione globale di cibo. È necessario dunque – conclude Meloni – che l’Umbria investa e dia segnali chiari su questo aspetto, mettendosi anche in linea con le altre Regioni italiane che lo hanno fatto o che lo stanno facendo in questi giorni, come la Toscana o il Lazio, mettendo nero su bianco modalità di sostegno e iniziative da intraprendere”.

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