Zaffini, carcere agli evasori? «Certezza pena segua certezza del diritto»

Franco Zaffini, Fdi, sindaci usati come scudi umani nella emergenza
Franco Zaffini

Zaffini, carcere agli evasori? «Certezza pena segua certezza del diritto»

«Sul carcere ai ‘grandi evasori’ la certezza della pena deve seguire la certezza del diritto e dell’equo processo». Lo dichiara in una nota il senatore Franco Zaffini di Fratelli d’Italia aggiungendo però che «il sistema tributario italiano è troppo pieno di incertezze, come dimostrano le continue modifiche, che si stanno introducendo anche in queste ore, o le infinite circolari relative a norme e cavilli che rendono possibile, se non molto probabile, gli errori, le interpretazioni e le irregolarità anche quando non sono volute».

Secondo l’esponente a Palazzo Madama del partito di Giorgia Meloni «è giusto che lo Stato sia rigoroso nei confronti di chi evade in maniera deliberata e dolosa» ma «i contribuenti e i professionisti devono essere messi nelle condizioni di muoversi e quindi di operare all’interno di un quadro normativo chiaro e certo che oggi ancora non c’è».

«Lo Stato – insiste Zaffini – non può esigere dai propri cittadini quel rigore che non è in grado di offrire in primo luogo a se stesso. Questo anche in considerazione che l’Agenzia delle Entrate spesso si è mostrata a proprio agio in quest’incertezza sulla quale sempre più spesso fonda accertamenti induttivi oppure inviti a chiarire». Aggiunge il senatore Zaffini: «Non è un caso che quasi 2/3 degli accertamenti aperti si risolvano con un nulla di fatto.

In tale contesto e in attesa di vedere nel dettaglio il tanto sbandierato provvedimento del ministro Bonafede, non si può che essere contrari in linea di principio. Se fosse vero che gli evasori in Italia sono sette o otto milioni – conclude Zaffini – poniamoci più di una domanda a cominciare da quella più banale ossia in quali carceri potremmo mettere tutti questi evasori galeotti?».

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