Sarah Bistocchi ricorda Enzo Santucci: un mentore e un leader
Sarah Bistocchi, in un commovente tributo, ricorda Enzo Santucci e la sua fondamentale influenza sulla crescita di un gruppo di giovani che, 15 anni fa, hanno iniziato il loro percorso nella politica adulta. Questi giovani, che un tempo erano rappresentanti studenteschi, hanno ricevuto reazioni diverse mentre crescevano e si affermavano nel mondo politico. Alcuni li guardavano con favore, altri con meno entusiasmo, e c’erano coloro che li avrebbero sostenuti solo fino a quando non avessero raggiunto posizioni di potere e influenza.
Tuttavia, c’è stato un momento in cui questi giovani non erano più visti come ragazzi, ma come adulti a cui stringere la mano. Durante questo passaggio, Enzo Santucci si è distinto come uno dei pochi che ha incoraggiato attivamente questi giovani. Mai sospettoso, insicuro o impaurito, Santucci era sempre aperto, sereno e disposto al dialogo. Ha capito che il dialogo è la chiave per costruire una grande comunità, complessa e composita come la nostra.
Questa non è solo la storia di un gruppo di ragazzi che voleva crescere, ma è la storia di chi li ha aiutati a farlo. È la storia di chi ha creduto in loro, di chi ha visto il loro potenziale e ha deciso che la crescita delle nuove generazioni doveva essere promossa, non ostacolata o temuta. È la storia di chi ha capito che i giovani dovevano essere accompagnati per mano, non messi da parte o relegati in un angolo.
Enzo Santucci, con la sua pazienza, lungimiranza, garbo e tenacia, ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita di questi giovani. Oggi, la sua perdita è avvertita profondamente, ma il suo impatto e il suo contributo rimangono. Le parole, i ricordi e le lacrime di tutti coloro che lo hanno conosciuto testimoniano quanto Santucci abbia operato e quanto sia stato giusto.
Una volta, Santucci disse a Bistocchi che il leader è colui che, in piena tempesta e con la nebbia alta, trova la strada e dice agli altri, “per di qua!” Oggi, la sua assenza è avvertita come la perdita di una persona che, anche nei momenti difficili, sapeva sempre indicare la strada migliore.
“Ciao Enzo, stamattina la nebbia era alta quando sono venuta a trovarti. Tu eri sereno, io un po’ meno, e ti dicevo che avremmo provato a trovare la strada. Per di qua,” conclude Bistocchi, ricordando l’ultimo incontro con Santucci. Queste parole risuonano come un tributo alla sua memoria e un impegno a continuare il cammino che lui ha tracciato.
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