“La Provincia di Perugia non aderirà alla ‘tregua fiscale’ voluta dal Governo. Una presa di posizione vergognosa e inaccettabile, alla quale ci opporremo con tutte le nostre forze”. Così i consiglieri provinciali della Lega di Perugia Roberta Ricci, Giovanni Dominici e Catia Degli Esposti. “Ancora una volta saranno i cittadini a pagare per gli errori amministrativi e per i debiti accumulati dalla sinistra alla guida della Provincia di Perugia – spiegano i leghisti – In un momento come questo non tendere una mano alle persone in difficoltà è un errore gravissimo che si ripercuoterà inesorabilmente sulla tenuta economica delle famiglie.
Nel consiglio provinciale di martedì prossimo la maggioranza della presidente Proietti porterà in aula il diniego allo stralcio parziale delle somme di propria competenza, dovute principalmente a violazioni al codice della strada, violazioni di natura ambientale e tassa di circolazione ed Rc auto. Un documento che va contro la ‘tregua fiscale’ decisa dal Governo, grazie all’importante contributo offerto dalla Lega che da sempre ha messo al centro del proprio programma elettorale un alleggerimento del peso fiscale e contenuta nella Legge di Bilancio 2023, il cui provvedimento principale è lo stralcio delle cartelle fino a 1000 euro. In sostanza a far data dal 31 marzo saranno cancellati, senza che sia necessaria alcuna richiesta da parte dei contribuenti, tutte le somme dovute a titolo di interessi e sanzioni varie affidati all’Agente della Riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Crediti di ormai difficile riscossione rispetto ai quali eliminare l’addebito di interessi, sanzioni varie e spese di notifiche, pretendendo il pagamento solo del debito originale, potrebbe solo facilitarne la riscossione.
Così non sarà per la Provincia di Perugia che ha provato a giustificarsi attraverso una delibera dove il debitore viene invitato ad aderire alla ‘definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, disciplinata dal comma 231’ e dove viene specificato che ‘per i debiti nei confronti del Comune lo stralcio è solo parziale anche in caso di adesione: il debito iniziale va sempre pagato per intero, lo stralcio si applica solo su sanzioni e interessi’. In realtà non è proprio così – spiegano i consiglieri leghisti – visto che l’adesione ad altre forme di riduzione del debito fiscale comporta comunque un pagamento di interessi per il cittadino, e soprattutto lo obbliga ad intraprendere un percorso di dialogo col fisco, quando invece potrebbe avere la vita più semplice grazie alla manovra governativa. Il diniego allo stralcio è di natura esclusivamente politica, stabilito sulla base dei debiti accumulati dalla sinistra alla guida della Provincia e denota la totale indifferenza della presidente Proietti alle problematiche dei cittadini.
Al contrario, rivolgiamo un plauso al Comune di Perugia che nonostante il pesante disavanzo ereditato dalle precedenti amministrazioni di sinistra, ha deciso con buonsenso di aderire alla ‘tregua fiscale’ andando incontro alle esigenze dei cittadini, duramente colpiti da una crisi economica senza precedenti”.
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