
(UJ.com3.0) PERUGIA – Il gruppo consiliare del PdL ha tenuto questa mattina, presso la sala ex Giunta di Palazzo dei Priori, una conferenza stampa per ribadire le proprie posizioni sull’ordine pubblico, la propria “opposizione – dicono i rappresentanti dell’opposizione – alle tante, scellerate scelte dell’amministrazione comunale (in tema di urbanistica, sicurezza, decoro urbano e, in ultimo, in tema di integrazione, con la demagogica scelta di concedere la cittadinanza onoraria ai figli di alcune coppie di immigrati), ma soprattutto per denunciare l’occasione persa dal Sindaco Boccali. Quest’ultimo, approfittando del Festival del Giornalismo ospitato da Perugia in questi giorni, avrebbe potuto avviare un dibattito sull’immagine della città, aprendo un confronto e un chiarimento con il mondo dei media. Il Sindaco – denuncia il Pdl – ha preferito invece evitare il confronto, non facendo altro che agitare lo spettro della querela contro i giornalisti autori di servizi sgraditi. Il centrodestra, al contrario, si sarebbe augurato un dibattito serio e sereno sull’immagine e sulla realtà del capoluogo, mettendo a confronto tutte le forze politiche e i protagonisti del mondo dell’informazione”.
Aprendo l’incontro, il capogruppo Valentino ha sottolineato che il problema della sicurezza si sta ulteriormente aggravando a Perugia. Ne sono l’esempio, oltre ai gravi fatti di cronaca nera (omicidio di Via Ricci, ecc.) soprattutto i tanti eventi che hanno colpito recentemente quartieri come Ponte San Giovanni o Castel del Piano.
“Noi – ha ammesso Valentino – vorremmo restituire a Perugia una certa tranquillità, affinchè rinasca una città a misura d’uomo. La verità, invece, è che Perugia oggi è un ammalato grave e su questo il Sindaco ed il centro-sinistra devono prendersi le opportune responsabilità”. Secondo il capogruppo PdL sono due i punti basilari su cui occorre operare: il contrasto allo spaccio di droga ed al fenomeno dilagante della prostituzione.
“Servono decisioni drastiche, perchè la politica ha il dovere di svolgere al meglio i propri compiti. Ed allora, se l’Amministrazione Comunale non vorrà farlo, come PdL e come opposizione ci attiveremo in ogni modo possibile per reagire a questa situazione”.
[wzslider autoplay=”true” lightbox=”true”]Baldoni ha ricordato che ultimamente a Perugia c’è stata una serie di gravi eventi che hanno messo la città sotto i riflettori della stampa, tanto da definirla una città violenta.
Si tratta, secondo Baldoni, di un’accelerazione esponenziale della criminalità di fronte alla quale il Sindaco e l’intera città hanno subito pesanti attacchi.
“Per questa ragione avremmo voluto, vista la presenza in questi giorni del festival del giornalismo, che il Primo Cittadino si fosse attivato in tal sede per difendere la vera immagine della città. Invece Boccali ha preferito sottrarsi al confronto, mettendo la testa sotto la sabbia come gli struzzi e perdendo un’occasione decisiva”.
Varasano ha ricordato come, dopo i fatti di Via Ricci, il PdL abbia dato dimostrazione di responsabilità, non speculando su questo ed altri eventi. Ciò a conferma di un partito che rappresenta una forza politica responsabile.
“Il problema che vogliamo denunciare oggi, però, è l’insieme delle mancanze di cui si è “macchiata” questa Amministrazione. Le carenze in tema di sicurezza, di contrasto allo spaccio di droga ed al fenomeno della prostituzione, connesse alle criticità di aziende come Umbria Mobilità e Gesenu hanno portato Perugia ad un punto inaccettabile”.
Castori ha evidenziato che non esiste una bacchetta magica per risolvere i problemi della sicurezza; tuttavia alcune misure semplici, ma efficaci si possono comunque adottare.
Ne è l’esempio, secondo il consigliere PdL, l’ipotesi di impiegare un maggior numero di agenti della Polizia Municipale lungo le strade e non, come ora, nei lavori d’ufficio.
Altra proposta è rivolta a dare impulso alle opere di tutela del decoro cittadino, perchè la delinquenza si allontana curando il proprio territorio.
Altre criticità evidenziate da Castori riguardano la carenza di controlli sullo stazionamento dei rom in alcune zone della città (es. via della Valtiera a Ponte San Giovanni), nonchè la carenza di controlli sugli affitti agli stranieri irregolari.
“Non possiamo più permetterci di accettare questa tolleranza da parte dell’Amministrazione Comunale, perchè la città è ormai esasperata”.
Romizi ha riferito che la critica aspra verso l’operato dell’Amministrazione Comunale nasce da un giudizio negativo che il PdL formula nei confronti dell’atteggiamento assunto dall’attuale Sindaco e dal suo predecessore: “l’impostazione costante, tesa a rimuovere i problemi ed a sottrarsi al confronto, non è più accettabile perchè supponente ed autoreferenziata. Avremmo bisogno, invece, di un’Amministrazione che stesse vicino ai cittadini, non minimizzando sempre quelli che rappresentano problemi evidenti”.
Fronduti ha precisato che l’omicidio di Luca Rosi aveva rappresentato tempo fa una svolta all’interno della cultura del centro-sinistra, tanto che il Sindaco decise di stringere i tempi sul tema della sicurezza. “Tuttavia, dopo i primi interventi, il Sindaco si è tirato indietro, come se non ci fosse più quell’emergenza che, al contrario, oggi permane in tutta la sua gravità”. Fronduti ha ricordato altresì la crisi di sistema dell’intera città, testimoniata dal calo delle iscrizioni all’università, conseguenza di un’insicurezza diffusa sempre più evidente.
Giuseppe Cenci è intervenuto per ricordare che circa un anno fa il PdL votò, insieme al centro-sinistra, una risoluzione sul tema della sicurezza. “In conseguenza di ciò, speravamo che la maggioranza avesse acquisito una sensibilità diversa sul tema, ma non è stato così. Ed infatti, in modo sistematico, tutte le nostre proposte ed iniziative sull’argomento sono state puntualmente respinte, trincerandosi la sinistra dietro la scusa che si doveva lasciare del tempo alla Giunta per lavorare. Ebbene dopo un anno non ricordo un provvedimento particolare emesso da questa Amministrazione”.
Secondo Scarponi il primo intervento da realizzare è cercare di far occupare gli spazi di Perugia ai cittadini. Sull’esempio di quanto avvenuto in Corso Cavour, identiche iniziative dovrebbero essere favorite in tutti i quartieri, facendo così rinascere la socialità e favorendo nel contempo l’apertura di locali ed attività commerciali.
Perari ha preannunciato che, in un programma ideale di governo alternativo a quello del centro-sinistra, il primo punto sarà quello della sicurezza, perchè è assolutamente necessario far recuperare a Perugia quella tranquillità che è sempre stata caratteristica della città in passato. Ciò in considerazione del fatto che, in una città non sicura non ci può essere socialità, nè sviluppo economico.
Perari ha infine evidenziato che in tema di sicurezza, nel prossimo futuro, bisognerà operare su due livelli: uno di competenza del Comune, l’altro di forte contrasto alla criminalità organizzata, sempre più presente a Perugia. Su quest’ultimo punto il Sindaco dovrà pretendere interventi urgenti da parte degli organismi competenti.
Valentino ha infine chiuso l’incontro, precisando che da due legislature a questa parte il PdL ha confermato il suo ruolo di opposizione costruttiva, votando anche alcuni progetti ritenuti validi per la città. E’ chiaro, tuttavia, che il Governo della città resta in carico al centro-sinistra, perchè questo è quanto ha deciso la città in sede di elezioni.
“La nostra continuerà ad essere un’opposizione costruttiva, ma nel contempo dura, perchè la situazione precaria di Perugia lo richiede”.
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