
Carmine Camicia, M5s chiede consulenza legale e fa pagare al Comune
Il Movimento cinque stelle ha da sempre criticato l’amministrazione comunale per l’uso delle consulenze esterne, eppure anche i grillini hanno richiesto un parere ad un avvocato (500 euro) riguardo una pratica dell’ente, facendo pagare la parcella al Comune di Perugia, e non contenti si sono abbonati ad una rivista giuridica online (1.098,00 euro), facendosi poi rimborsare. Il Movimento cinque stelle, come sempre, predica bene, razzola male”. A dirlo è il consigliere comunale, capogruppo Gal, Carmine Camicia, che ha presentato, giovedì 14 dicembre, un’interrogazione urgente al riguardo.
“L’articolo 15 del regolamento comunale – spiega il consigliere –prevede l’utilizzo dei fondi consiliari per esigenze connesse allo svolgimento dell’attività politica ed istituzionale dei gruppi. E l’utilizzo di queste risorse è per studi e convegni (partecipazione ed organizzazione), prodotti postali, attività di informazione, supporti tecnologici per l’ufficio di segreteria, acquisto di libri e periodici, ma non è specificato per materiale online e dedicato a studi professionali, e consulenze.
Su quest’ultima c’è da puntualizzare qualcosa: perché richiedere una consulenza legale quando all’interno del Comune c’è l’avvocatura? E poi il capogruppo dei Cinque stelle non è avvocato ed iscritto all’albo?”.
“La richiesta della consulenza esterna e del conseguente rimborso – conclude Camicia –, sarebbe stata più che giusta nel caso in cui il presidente del gruppo non avesse competenze legali o riguardasse altre materie complesse, come urbanistica o bilancio. Perché non si sono affidati all’avvocatura interna all’amministrazione? E perché richiedere l’abbonamento online ad una rivista giuridica, il cui uso è per gli studi professionali? Dove è scritto nell’articolo 15 del regolamento del consiglio che si debba ricorrere anche a periodici professionali, sicuramente non attinenti per l’attività di un gruppo consiliare? Pertanto ho chiesto al sindaco di verificare la legittimità di queste richieste e in caso di chiedere la restituzione dei contributi ingiustificati ed erogati”.
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