Autoscuole, chiesto a giunta impegno in conferenza stato regioni
Il presidente della Seconda Commissione consiliare, Valerio Mancini fa sapere che tutti i commissari componenti dell’organismo consiliare (Valerio Mancini-presidente, Vincenzo Bianconi-vice presidente, Michele Bettarelli, Daniele Carissimi, Daniele Nicchi, Stefano Pastorelli, Fabio Paparelli ed Eugenio Rondini) hanno condiviso la richiesta alla Giunta regionale per un “impegno nella Conferenza Stato-Regioni affinché il Governo consenta la ripresa delle attività delle Autoscuole”. Il documento, in cui viene sottolineata la necessità di tutelare le Autoscuole, fa seguito all’audizione di ieri, in Commissione, del Segretario Provinciale di UNASCA, Domenico Proietti e del direttore della Motorizzazione civile di Perugia e Terni, Barbara Rossi.
Nella nota congiunta, i consiglieri regionali componenti della Commissione evidenziano come “la mancanza di prospettive e notizie circa la ripresa dell’attività didattica e di servizio ai cittadini ha causato grande preoccupazione tra i titolari di autoscuole, che non sono state mai menzionate tra le attività delle quali ad oggi è consentita la ripresa. Il segretario di UNASCA, Domenico Proietti, ha evidenziato numerose problematiche che intendiamo sottoporre all’attenzione del Governo regionale affinché intervenga con azioni mirate per consentire la ripresa del settore.
I proprietari delle autoscuole, da quanto abbiamo appreso, ricevono costantemente minacce di risoluzione del contratto di iscrizione da parte dei candidati al conseguimento della patente e subiscono le pressioni di molti autisti professionisti che chiedono di sapere quando saranno riattivati i corsi interrotti, o quelli che devono frequentare prima della scadenza della carta di qualificazione del conducente”.
“L’attività delle Autoscuole – continuano i commissari – rientra nel codice Ateco 85, che dai vari DPCM risulta attivo, pertanto le autoscuole sarebbero escluse dalle sovvenzioni e dalle agevolazioni che la Regione potrebbe aver previsto per le piccole imprese. A questo si aggiunge il pesante disagio che vivono coloro che dovranno sostenere a breve concorsi pubblici per i quali è richiesta una patente che, a causa del blocco del settore, sono impossibilitati a conseguire, venendo meno il titolo che legittima la partecipazione di tanti giovani al concorso.
E ancora, – continuano i membri della Seconda Commissione – a risentire negativamente della sospensione delle attività delle autoscuole, sono anche le società che svolgono i servizi di raccolta rifiuti e di trasporto locale. Gli autisti dipendenti che hanno la patente in scadenza in questi mesi, infatti, si ritroveranno simultaneamente a dover frequentare corsi per il rinnovo, e questo potrebbe causare un sovraffollamento nelle autoscuole che rischierebbero di non riuscire a consentire la partecipazione di tutti”.
“Altro problema non trascurabile – aggiungono – è quello legato alle sospensioni dei termini per il rinnovo delle patenti, che però non vale per l’estero, quindi autotrasportatori e conducenti di bus turistici, qualora escano dai confini nazionali, rischiano di incorrere in pesanti sanzioni. Come è evidente – concludono i componenti della Seconda Commissione – sono numerose le problematiche create dal blocco dell’attività delle autoscuole, pertanto è urgente un intervento del Governo nazionale, unico competente in materia, che consenta quanto prima la ripresa del settore”.
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