Una piazza IV Novembre con una nuova luminosità

Una piazza IV Novembre con una nuova luminosità

di Andrea Romizi (Sindaco di Perugia)
La conclusione dei lavori del duomo ci consegna una piazza IV novembre con una nuova luminosità, con una nuova luce che amplifica la bellezza già nota, la ammanta di stupore. Vedere questa piazza così splendente e accogliente è una grande gioia ed è motivo di soddisfazione per tutti i perugini e un motivo di attrazione per i visitatori sempre più numerosi.
L’importante restauro non ha riguardato solo le facciate della cattedrale prospicienti la piazza, ma ha interessato tutto il complesso architettonico monumentale dell’“Isola di San Lorenzo”, che grazie a questo mirabile intervento torna ad essere pienamente leggibile nella sua caratteristica unitaria, nonché nella restituita magnificenza di architetture tanto sorprendenti quanto audaci. Sono nuovamente riconoscibili le sovrapposizioni delle diverse epoche, le pietre e le decorazioni prima occultate dai segni del tempo, che ora sono esaltate nei loro chiaroscuri e nel colore originale.
Ed allora, il sentimento prevalente per quanto realizzato non può che essere quello della riconoscenza. Un ringraziamento lo rivolgiamo anzitutto all’Arcidiocesi di Perugia – Città della Pieve, con il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito e nostro concittadino onorario, che fortemente ha voluto quest’opera di restauro. Con lui ringraziamo il vescovo e amministratore diocesano Marco Salvi ed il Capitolo di S. Lorenzo.
Un ringraziamento speciale lo indirizziamo a chi si è fatto carico di un impegno davvero epocale: la Società benefit Eni Plenitude e la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli: Fondazione che, dopo i lavori di restauro dell’Arco etrusco e del civico Teatro Morlacchi, prosegue in un’azione di amorevole recupero e custodia di rilevanti luoghi della nostra Città.
Un ringraziamento va a tutti i professionisti dello Studio Area Progetto, a tutte le imprese intervenute, con le maestranze e i restauratori, agli uffici tecnici del Comune e della Soprintendenza. Grazie a tutti coloro che hanno prestato la propria preziosa opera, contribuendo in maniera determinante all’ottimo risultato finale; tutta la città ha seguito i lavori con curiosità, partecipazione e sincera ammirazione.
La bellezza che ci è stata restituita è tanta, evidente ai nostri occhi, ma è da valutarsi ancora più luminosa solo a considerare la cattedrale anche quale cuore e della vita liturgica diocesana e di una carità operosa.
Relazione quella tra bellezza e amore caritatevole che ci riporta al lapiriano binomio del pane e della grazia, tanto caro a Sua Eminenza, che anche in un recente scritto ha voluto ricordare come la bellezza di una città sia destinata a rimanere muta se quella città non fosse anche la città del pane per tutti.
Binomio professato e largamente attuato dalla Chiesa perugino-pievese, che in anni difficilissimi si è incessantemente spesa per offrire ai bisognosi di questa città e della diocesi tutta, ogni possibile sollievo.
Mi piace chiudere con una immagine. Da questa nostra piazza si dipanano le 5 vie regali della nostra acropoli, che nella descrizione data da Leon Battista Alberti disegnerebbero la forma di una mano. Proprio in quell’immagine possiamo ritrovare la ricchezza di senso di questa giornata, fatta di concretezza e operosità, di unione e comunione di intenti; nella mano le dita lavorano insieme, coordinate, si aprono per accogliere, si chiudono per custodire. Questa l’immagine, questo lo spirito, questa la responsabilità con cui la Città di Perugia partecipa alla simbolica riconsegna della sua Cattedrale.

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