
Tratta Terni-Perugia tra progetti bozza del pnrr, Next Generation Italia
© Protetto da Copyright DMCA |
La riattivazione della Ferrovia Centrale Umbra, per la tratta Terni-Perugia, è stata inserita nella bozza del Pnnr, next generation Italia, che il Governo sta confezionando per utilizzare gli ingenti finanziamenti post-covid che arriveranno dall’Europa.
La notizia è stata diffusa dall’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Enrico Melasecche. “Si tratta di un’opera che costituisce uno degli obiettivi fondamentali del programma di governo di questa Giunta regionale e ci siamo riusciti grazie all’interessamento della presidente Tesei che si è spesa in tal senso fin dai primo colloquio romano con la ministra De Micheli.
Pur nella sua provvisorietà – ha affermato Melasecche – questo primo documento rappresenta una scelta non eludibile facendo parte la FCU delle cosiddette Ferrovie interconnesse e per le quali è previsto un finanziamento di 0,734 miliardi di euro di cui 150 milioni da noi chiesti, come da contratto di programma Regione, MIT, RFI siglato anni or sono ma fin qui non rispettato.
Insomma – ha proseguito l’assessore -, mentre impazza la polemica fra i partiti di governo su come gestire gli oltre 204 miliardi che verranno forniti dall’Europa per finanziare la ripresa, noi abbiamo preferito che fosse la politica, quella alta e trasparente, a determinare queste scelte epocali, denominate proprio per questo con l’hashtag #Next Generation Italia.
LEGGI ANCHE – Coronavirus, presidente Tesei: ”Entro febbraio 44 nuovi posti di terapia intensiva”
La presidente Tesei, incaricata con altri colleghi di tenere i rapporti con il Governo, ha più volte espresso l’opinione che solo un concerto fra Regioni e Governo possa portare alla migliore gamma di opzioni che possano far fare al Paese e quindi all’Umbria quel necessario salto di qualità”.
“Questa ipotesi di Piano, pur nella veste riservata e di bozza, gira su migliaia di tavoli in Italia. C’era chi ad alti livelli tecnici ci consigliava di alzare bandiera bianca chiedendoci di rimodulare al ribasso quel contratto ma abbiamo preferito insistere tenacemente, mantenendo le posizioni, ed oggi l’evolvere delle situazioni europee e nazionali ci dà ragione.
Il Recovery plan prevede che possano essere finanziate solo le opere concluse entro il 2026. Per questo vogliamo accelerare al massimo le progettazioni esecutive relative sia alla ricostruzione dell’armamento, cioè le massicciate, le traversine ed i binari, sia per adeguare le opere civili come abbiamo fatto pochi giorni fa nella sostituzione di un ponte ferroviario presso Umbertide. Il tutto per stilare crono programmi credibili e rientrare in quella scadenza molto ravvicinata, tenuto conto della natura complessa delle opere da realizzare.
La visione di futuro c’è tutta – ha concluso Melasecche – ma anche la fermezza e la determinazione per non perdere questo treno”.
Commenta per primo