Prima Commissione approva modifiche alla legge sul CAL e piano patrimoniale

Respinta richiesta di referendum su autonomia differenziata, approvati nuovi interventi e programma triennale

Prima Commissione approva modifiche alla legge sul CAL e piano patrimoniale

Prima Commissione approva modifiche alla legge sul CAL e piano patrimoniale

Perugia, 9 settembre 2024 – La Prima Commissione Consiliare, sotto la presidenza di Daniele Nicchi, ha recentemente approvato due importanti provvedimenti: una modifica alla legge sul Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) e il nuovo Programma Triennale di Politica Patrimoniale del Demanio e del Patrimonio Immobiliare della Regione Umbria per il triennio 2024-2026. Inoltre, è stata respinta la proposta di referendum abrogativo riguardante la legge sull’autonomia differenziata.

La modifica alla legge regionale 20/2008, che regola il CAL, è stata sviluppata e discussa dalla Commissione Speciale per le Riforme Statutarie e Regolamentari, presieduta da Daniele Carissimi. Il provvedimento, firmato da tutti i membri della commissione, apporta cambiamenti significativi sia alle procedure elettorali per il rinnovo del CAL che al funzionamento del consiglio stesso. Le principali modifiche includono:

Revisione delle competenze e dei soggetti partecipanti al CAL.
Adeguamento alle modifiche dello Statuto regionale approvate nel ottobre 2023.
Rinnovamento del ruolo del CAL nella partecipazione alla programmazione dei fondi strutturali europei.
Semplificazione del meccanismo elettorale e introduzione di un gettone di presenza per i partecipanti.
Aggiornamento delle tempistiche per la presentazione dei programmi e delle relazioni sulle attività.
Il nuovo Programma Triennale di Politica Patrimoniale è stato proposto dalla Giunta Regionale e prevede la gestione di un patrimonio immobiliare composto da:

Circa 1.000 fabbricati con un valore stimato di 260 milioni di euro (al 2022).
27.000 ettari di terreni per un valore di 55 milioni di euro.
Infrastrutture demaniali ferroviarie e telematiche valutate 130 milioni di euro.
Questo programma include numerosi cambiamenti rispetto al piano precedente e sarà discusso in Aula da Daniele Nicchi (FdI) e Donatella Porzi (misto).

Per quanto riguarda la richiesta di referendum abrogativo della legge 86/2024 sull’autonomia differenziata, firmata da Thomas De Luca (M5S), Simona Meloni, Tommaso Bori, Fabio Paparelli, Michele Bettarelli (Pd), Vincenzo Bianconi e Donatella Porzi (misto), è stata respinta con 5 voti contrari dalla maggioranza e 2 favorevoli dalla minoranza. Nonostante il rifiuto, i proponenti possono richiedere che l’atto venga messo all’ordine del giorno dell’Assemblea Legislativa.

La richiesta di referendum si basa sull’argomento che la legge sull’autonomia differenziata altererebbe l’equilibrio tra le regioni e lo Stato, mettendo a rischio la Regione Umbria, che già affronta sfide significative dovute alla bassa densità di popolazione e alla fragilità economica.

Durante il dibattito, Thomas De Luca ha sottolineato che l’atto segue un percorso simile a quello adottato in altre cinque regioni italiane e che la legge penalizza particolarmente l’Umbria. Donatella Porzi ha evidenziato come la legge possa creare disparità significative sia tra diverse regioni che all’interno della stessa. Paola Fioroni (Lega) ha invece sostenuto che la legge introduce i Lep (Livelli Essenziali delle Prestazioni), mirati a garantire un regime di uguaglianza, mentre Simona Meloni (Pd) ha criticato la legge definendola un regionalismo differenziato che amplifica le disuguaglianze.

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