Contenzioso Assisi-Umbria assessore Agabiti risponde a Pastorelli
Durante la sessione di oggi del ‘Question time’ dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria, il capogruppo di Forza Italia, Stefano Pastorelli, ha sollevato interrogativi riguardo al contenzioso tra la Regione Umbria e il Comune di Assisi. La domanda è stata rivolta all’assessore Paola Agabiti, che ha fornito chiarimenti sulla questione.
Pastorelli ha ricordato che, durante il Consiglio Comunale di Assisi del 30 luglio 2024, è stato approvato il Documento Unico di Programmazione (DUP) con il solo voto favorevole della maggioranza e il forte dissenso della minoranza. Il Comune ha previsto nel bilancio 300mila euro per il 2024, un milione di euro per il 2025 e 800mila euro per il 2026 per la riqualificazione della piscina comunale e del complesso sportivo “Stadio degli Ulivi”. Questo finanziamento è stato attribuito a un presunto ricavato derivante da un contenzioso tra il Comune di Assisi, guidato dall’amministrazione Ricci, e la Regione Umbria, allora sotto il governo di Marini.
Il capogruppo di Forza Italia ha sottolineato che il presunto ricavato è stato giudicato infondato, poiché il TAR dell’Umbria aveva negato il risarcimento richiesto dal Comune. Successivamente, il Comune ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, che ha confermato la decisione del TAR, stabilendo che il Comune di Assisi non aveva diritto a richiedere alcun risarcimento alla Regione Umbria. Questa situazione ha portato a un bilancio che potrebbe non riflettere la realtà e ha sollevato dubbi sulla necessità della riqualificazione urbana pianificata.
L’assessore Agabiti ha risposto spiegando che il Comune di Assisi aveva partecipato a una procedura selettiva per ottenere finanziamenti per i ‘Programmi Urbani Complessi 2’, il cui bando era stato approvato con Delibera di Giunta della Regione Umbria n. 351 del 7 aprile 2008. Il progetto del Comune mirava a migliorare i servizi primari, i parcheggi e la qualità dei servizi commerciali nella città. Tuttavia, la Commissione regionale aveva collocato il progetto di Assisi al quindicesimo posto in una graduatoria di soli dieci progetti finanziabili, rendendolo non idoneo per il finanziamento.
Il Comune di Assisi aveva impugnato la graduatoria e il bando di accesso al finanziamento davanti al TAR dell’Umbria, che aveva annullato gli atti impugnati. La Regione Umbria aveva fatto appello e il Consiglio di Stato, con sentenza n. 1151 dell’8 febbraio 2021, aveva confermato la decisione del TAR. Successivamente, il Comune di Assisi aveva richiesto un risarcimento per i danni patrimoniali causati dall’amministrazione regionale, ma le richieste erano state rigettate sia in primo grado (sentenza TAR n. 639/2023) che in appello (sentenza n. 6643/2024 del Consiglio di Stato). L’assessore Agabiti ha chiarito che nessun risarcimento è stato riconosciuto e nessuna responsabilità è stata accertata a carico della Regione Umbria.
Nella sua replica, Pastorelli ha evidenziato l’importanza di chiarire la situazione, criticando le dichiarazioni ritenute non veritiere fatte dal Sindaco di Assisi durante il Consiglio Comunale. Ha definito queste dichiarazioni come una mancanza di rispetto e una distorsione della realtà, sottolineando la gravità della questione.
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