Oppone resistenza al controllo figlio ai domiciliari, denunciato 74enne

Il padre, irritato dall’operazione, ha iniziato a insultare i Carabinieri

Oppone resistenza al controllo figlio ai domiciliari, denunciato 74enne

Oppone resistenza al controllo figlio ai domiciliari, denunciato 74enne

Un italiano di 74 anni, con precedenti di polizia, è stato denunciato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Perugia per aver opposto resistenza al controllo del figlio 25enne, agli arresti domiciliari nella casa paterna. L’episodio è avvenuto quando i militari si sono presentati per verificare la presenza del giovane nella sua abitazione.

Il padre, irritato dall’operazione, ha iniziato a insultare i Carabinieri e ha tentato di sbarrare loro l’accesso, chiudendo violentemente la porta e ferendo il braccio di uno di loro. I Carabinieri sono riusciti a entrare e a calmare l’uomo, che è stato poi portato in Caserma per essere denunciato per oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Le conseguenze per il padre dipendono dalla gravità delle sue azioni e dalle circostanze del caso. In generale, il reato di oltraggio a pubblico ufficiale si configura quando si offende l’onore e il prestigio di un pubblico ufficiale in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone, mentre compie un atto dell’ufficio e a causa o nell’esercizio delle sue funzioni1. La pena prevista è la reclusione fino a tre anni1. Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si verifica quando si oppone violenza o minaccia a un pubblico ufficiale (o a un incaricato di un pubblico servizio) per impedirgli di fare il suo lavoro2. La pena prevista è la reclusione da sei mesi a cinque anni2.

Tuttavia, il reato di resistenza non è punibile se l’opposizione è una reazione agli atti arbitrari del pubblico ufficiale, cioè se questi agisce senza averne il diritto o oltrepassando i limiti della sua autorità2.

In questo caso, il resistente può invocare la scriminante della legittima difesa2. Quindi, per stabilire le conseguenze per il padre, bisogna valutare se le sue condotte rientrano nei casi di oltraggio e/o resistenza, se c’erano le condizioni per configurare il reato (ad esempio, la presenza di più persone o la legittimità dell’atto del pubblico ufficiale) e se ci sono eventuali circostanze attenuanti o aggravanti.

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