Stupro al parco Chico Mendes, Carabinieri sulle tracce dell’autore della violenza sessuale

Stupro al parco Chico Mendes a Terni, espulso il ventenne dopo 2 anni

Stupro al parco Chico Mendes, Carabinieri sulle tracce dell’autore della violenza sessuale

I Carabinieri di Terni stanno vagliando testimonianze, filmati e foto della violenza carnale che si è consumata ieri sera al parco Chico Mendes a Terni. Un giovane, appena conosciuto, ha stuprato una ragazza di 19 anni mandandola in ospedale. Una vicenda che diventa ancor più drammatica se si pensa che si è consumata tra giovani. La giovane, che era stata avvicinata da quello che – di lì a poco – si sarebbe trasformato nel suo carnefice ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale Santa Maria dove è stata accompagnata dalla mamma e dalle amiche. L’atroce fatto si è verificato nella notte tra sabato e domenica.

La vittima era andata in quella che è una vera e propria discoteca all’aperto immersa nel verde del parco. Centinaia di giovani per una serata e notte da trascorrere in allegria e divertimento, con amici ed amiche. E mentre stava ballando sarebbe stata avvicinata da quello che poi l’avrebbe violentata. Due parole poi “andiamo a prendere qualche cosa al bar”, e poi una decisione: fare due passi insieme, magari un po’ più lontani dalla gente. Tutto questo quando erano già le due e trenta, certo diciamo già, ma alle due e trenta in una discoteca è quasi “presto”.

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Dalla presunta amicizia si è passati alla feroce violenza, il giovane – che potrebbe anche non essere italiano anche se parla correttamente la nostra lingua – l’ha scaraventata a terra e l’ha violentata. A nulla sono servite le urla della ventenne, nessuno poteva sentirla, troppo forte la musica e troppo lontani dalla gente.

Compiuto l’aberrante gesto, si è ricomposto e se n’è andato via.

La giovane ha chiesto aiuto alle amiche e poi a sua madre. Sono stati chiamati i carabinieri che hanno cominciato immediatamente le indagini del caso. Testimonianze e immagini delle telecamere a circuito chiuso potranno essere fondamentali per trovare il volto dell’orco. Cercarlo e trovarlo in fretta perché un essere belluino di questo tipo potrebbe farlo ancora, Come detto il fatto si è consumato nella notte tra sabato e domenica e ieri mattina i militari hanno sentito molte persone. D quanto se ne sa ci sarebbe anche un identikit del presunto stupratore, ma ancora è tutto da verificare. Verificare con le analisi del materiale biologico raccolto sulla povera ragazza, prove che con l’esame del Dna potrebbero confermare o meno l’identità del ricercato. Certo è che fondamentale sarà anche il riconoscimento, da parte della vittima, di quel viso, magari carino e pure gentile, che si è, invece, trasformato in belva feroce.

In ospedale i sanitari del Santa Maria hanno trovato le prove della violenza che la giovane donna aveva subito e anche la loro testimonianza scientifica risulterà determinante al fine di trovare il violentatore. Il pm che coordina le indagini è Barbara Mazzullo

 

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