Droga, ubriachi e un coltello alla notte techno di Perugia, 10 domande a Fofo

all'assessore Fabrizio Croce, responsabile per il turismo, spettacolo dal vivo

Droga, ubriachi e un coltello alla notte techno di Perugia, 10 domande a Fofo

Droga, ubriachi e un coltello alla notte techno di Perugia, 10 domande a Fofo

 

Doga – L’evento techno svoltosi domenica scorsa al Parco Bellini di Ponte San Giovanni, frazione di Perugia, ha sollevato numerosi interrogativi sulla gestione della sicurezza da parte del Comune. A sollevare la questione sono stati i consiglieri di opposizione del Comune, che hanno rivolto una serie di dieci domande all’assessore Fabrizio Croce, responsabile per il turismo, spettacolo dal vivo, economia della notte e creatività urbana. Le domande sorgono in risposta alle dichiarazioni rilasciate da Croce attraverso un comunicato stampa diffuso il giorno successivo all’evento.

Secondo i consiglieri di opposizione di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Perugia Civica, Progetto Perugia e Gruppo Margherita Scoccia, l’evento, definito da alcuni residenti come un “rave-party a cielo aperto”, ha suscitato preoccupazioni per la sicurezza pubblica. Tra le segnalazioni più gravi, si parla di giovani sorpresi a consumare droghe, il ritrovamento di un coltello a serramanico e di una siringa, oltre all’accensione di torce fumogene nel mezzo della folla.

L’assessore Croce, nelle sue dichiarazioni, ha minimizzato l’accaduto, sostenendo che l’evento si è svolto senza incidenti significativi sul fronte dell’ordine pubblico e che il parco è stato ripulito accuratamente dall’associazione giovanile organizzatrice dell’evento. Tuttavia, l’opposizione ha contestato queste affermazioni, sostenendo che le foto scattate la mattina successiva mostrano un parco ancora sporco, con squadre della Gesenu (azienda responsabile della raccolta dei rifiuti) impegnate nelle operazioni di pulizia.

Gli esponenti di minoranza chiedono inoltre chiarimenti su quali “approfondimenti” l’assessore intenda avviare in merito alle segnalazioni ricevute, sottolineando l’importanza di una documentazione chiara delle azioni intraprese, come lettere o reclami.

L’opposizione si chiede anche se l’amministrazione comunale intenda tollerare comportamenti che i residenti hanno descritto come “spettrali e da paura”, chiedendo al contempo di chiarire perché ritiene che la ricostruzione dei fatti, documentata con foto e video, sia considerata falsata. Viene inoltre chiesto se l’assessore Croce e la giunta siano disposti a continuare a promuovere iniziative simili in futuro, nonostante le critiche.

Un altro punto sollevato riguarda la sicurezza del cantiere lato chiesa, che Croce ha dichiarato essere stato transennato e presidiato. Tuttavia, l’opposizione riferisce di segnalazioni da parte di cittadini che affermano che quella sera ignoti sono entrati nei cantieri, mettendo in dubbio le misure di sicurezza adottate.

La questione del consumo di droga e dell’abuso di alcol durante l’evento è stata al centro di un’altra domanda, in cui si chiede all’amministrazione se sia pienamente convinta delle misure adottate per contrastare tali fenomeni. L’opposizione ha anche espresso dubbi sull’efficacia delle azioni intraprese per interrompere comportamenti illegali.

Inoltre, si è discusso sull’immagine della città che l’amministrazione comunale sta promuovendo. Croce ha dichiarato che Perugia è una città che promuove la cultura, il divertimento e la socializzazione in modo responsabile. Tuttavia, i consiglieri di opposizione hanno citato testimonianze di cittadini che si sono detti imbarazzati e vergognati di vivere a Ponte San Giovanni in seguito a tali eventi.

Infine, viene chiesto se l’assessore consideri un parco pubblico frequentato da persone ubriache e drogati un “ambiente sicuro e accogliente”, ribadendo la necessità di garantire trasparenza e rispetto delle regole per la sicurezza della città.

La discussione si inserisce in un contesto più ampio di critiche verso l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vittoria Ferdinandi, con l’opposizione che accusa la giunta di utilizzare il termine “strumentale” per liquidare ogni forma di critica. In particolare, l’affidamento diretto di due eventi estivi a un’associazione culturale di cui è membro un assessore comunale ha sollevato ulteriori dubbi, che presto saranno oggetto di discussione in Commissione controllo e garanzia.

L’opposizione conclude sottolineando la necessità di un dibattito aperto e trasparente su come gestire eventi pubblici di grande portata, evitando situazioni che possano compromettere la sicurezza dei cittadini e l’immagine della città.

I cittadini di Ponte San Giovanni lo hanno definito un ‘rave-party a cielo aperto’. L’opposizione pone alcuni interrogativi a Fabrizio Croce

I consiglieri di opposizione del Comune di Perugia pongono dieci domande a Fabrizio Croce, assessore della giunta di Vittoria Ferdinandi con deleghe al turismo, spettacolo dal vivo e creatività urbana, rapporti con le associazioni culturali ed economia della notte, alla luce di alcune sue dichiarazioni rilasciate lunedì mediante un comunicato stampa.

Le domande vengono formulate da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Perugia Civica, Progetto Perugia e Gruppo Margherita Scoccia riprendendo testualmente le dichiarazioni rese da Croce dopo la serata di domenica al Parco Bellini di Ponte San Giovanni definita da alcuni perugini «un rave-party a cielo aperto».

FOFO: Il tutto si è svolto senza alcun fatto significativo in termini di ordine pubblico.

1° DOMANDA: Abbiamo visto con i nostri occhi giovani che sniffavano, un coltello a serramanico per terra, una siringa e le torce fumogene bengala infiammate in mezzo alla gente (negli stadi italiani i tifosi che accendono fumogeni sono destinatari di Daspo). È sicuro di quello che dice?

FOFO: Il parco è stato sottoposto ad una pulizia accurata da parte dell’associazione giovanile organizzatrice e restituito nelle condizioni in cui è stato trovato.

2° DOMANDA: Non è vero. Alcuni cittadini ci hanno mandato fotografie del parco ancora sporco lunedì mattina, mentre stavano intervenendo squadre della Gesenu per effettuare le pulizie dell’area in cui si è celebrato l’evento. Verrà pagata la Gesenu per questi servizi? Se sì, quanto?

FOFO: Non sottovalutiamo le segnalazioni riportate nella nota della minoranza e faremo approfondimenti.

3° DOMANDA: Potrebbe essere un po’ più preciso: che genere di approfondimenti ha svolto finora? C’è traccia documentale delle sue azioni (lettere, esposti, reclami, lamentele, prese di posizione)?

FOFO: È necessario ricordare che ogni evento pubblico comporta inevitabilmente una varietà di comportamenti.

4° DOMANDA: Sono questi i comportamenti che intende tollerare l’amministrazione comunale? Compresi i comportamenti che hanno indotto i cittadini a definire certe ‘scene spettrali e da paura’?

FOFO: Non possiamo permettere che un singolo episodio o una ricostruzione falsata dei fatti vengano utilizzati per dipingere Perugia come un ‘centro sociale a cielo aperto’, posto che non ci riconosciamo in un’accezione pregiudizialmente negativa del ‘centro sociale’.

5° DOMANDA: Potrebbe spiegarci perché la nostra ricostruzione dei fatti, documentata da foto, video e testimonianze dirette, sarebbe falsata? Lei asserisce di non riconoscersi in un’accezione pregiudizialmente negativa del centro sociale: le piacerebbe vivere anziché in una città in un centro sociale a cielo aperto? Sì o no? Offrirete ancora occasioni a iniziative come la musica techno a tutto volume?

FOFO: Il cantiere lato chiesa era totalmente transennato e presidiato da personale di sicurezza.

6° DOMANDA: Alcuni cittadini ci hanno segnalato che quella sera ignoti sono entrati nei cantieri lato chiesa e lato scuola. A lei non è stato detto?

FOFO: Stiamo lavorando per garantire che comportamenti illegali, come l’uso di droga e l’eccesso di alcol, siano affrontati con fermezza.

7° DOMANDA: Ha avuto modo di visionare i video girati a Ponte San Giovanni nei quali si vede gente barcollante, letteralmente ripiegata su se stessa, con gli occhi di fuori oppure china sui muretti? È pienamente convinto di quello che dice oppure ammette che qualcosa di meglio poteva essere fatto? Nel caso di specie, a Ponte San Giovanni, l’amministrazione cosa ha fatto in maniera pratica per interrompere comportamenti illegali come l’uso di droga e l’eccesso di alcol?

FOFO: Perugia è una città che promuove la cultura, il divertimento e la socializzazione in modo responsabile.

8° DOMANDA: Ci sono cittadini che hanno dichiarato pubblicamente: ‘Stasera mi sono vergognata di vivere a Ponte San Giovanni. Mi viene in mente una sola parola: vergogna!’. Attraverso manifestazioni definite ‘rave-party a cielo aperto’, dove c’erano drogati, sballati, droga e un coltello, l’amministrazione comunale di cui fa parte crede di promuovere la cultura, il divertimento e la socializzazione in maniera responsabile?

FOFO: La nostra priorità rimarrà sempre quella di garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti, senza compromettere il diritto di esprimere liberamente la propria creatività e la propria socialità.

9° DOMANDA: Lei, personalmente, ritiene un ambiente sicuro e accogliente quello in cui ci sono ubriachi e drogati in un parco pubblico, dove ci sono ragazzi che vengono visti sniffare, dove si rinvengono bottiglie di plastica bucate probabilmente utilizzate per fumare stupefacenti, dove vengono accese torce da stadio in mezzo alla gente nella pista da ballo e dove l’indomani vengono ritrovati un coltello a serramanico e una siringa?

FOFO: Non possiamo permettere che le strumentalizzazioni soffochino la vitalità culturale e sociale della nostra comunità.

10° DOMANDA: Come per il caso dell’affidamento diretto di due eventi di San Lorenzo all’associazione culturale Metanoia di cui è membro la sua collega Costanza Spera, questione che presto approderà alla Commissione controllo e garanzia, continuerete – come fa il sindaco Vittoria Ferdinandi – a definire ogni atto dell’opposizione ‘strumentale’? Sia chiaro: da parte nostra non c’è nessuna volontà di soffocare alcun genere di iniziativa, più semplicemente – noi – pretendiamo trasparenza e rispetto delle regole nell’interesse della città.

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