
Arresti antidroga, chili di eroina con pusher attivi anche a Fontivegge
Maxioperazione antidroga dei carabinieri di Perugia che hanno eseguito 24 misure cautelari (12 in carcere, 7 agli arresti domiciliari, 2 all’obbligo di dimora e 3 sottoposte all’obbligo di firma), accusate in concorso e a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di eroina. Circa un centinaio i militari impegnati nell’operazione condotta dai carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Perugia, diretti dal tenente colonnello, Antonio Morra, con il supporto delle Compagnie di Perugia, Città di Castello, Città della Pieve, Assisi e Spoleto e quello della componente aerea del 16° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Rieti, nonché delle Aliquote di Primo Intervento di Perugia (API).
Operazione anche nella terra dei Mallardo
L’operazione, come comunica il procuratore capo, Raffaele Cantone, ha interessato anche i territori di Giugliano in Campania, e quello di Frignano, nel casertano, l’agro aversano e di Rho, nel milanese, dove i locali comandi Carabinieri hanno eseguito perquisizioni. La Procura umbra, diretta da Raffaele Cantone, in una nota parla del «ruolo predominante dei nigeriani nel traffico di eroina».
Le fonti di approvvigionamento della droga
Le indagini hanno permesso di individuare le fonti di approvvigionamento della droga che vedeva quale terminale la città di Perugia: tre distinti gruppi di cittadini nigeriani avrebbero operato per far arrivare la droga dall’estero e dall’area campana che poi, una volta trattata, veniva rivenduta a connazionali che a loro volta rifornivano i livelli inferiori costituiti da spacciatori nordafricani, in prevalenza cittadini tunisini operanti nei comuni di Perugia e nell’hinterland, che si occupavano delle cessioni su strada. L’attività di spaccio al dettaglio veniva effettuata su tutto il territorio urbano, in particolare i pusher erano attivi nei quartieri di Fontivegge, Ponte San Giovanni e Monteluce e nei comuni di Corciano e Sinalunga.
Continue le cessioni, eseguite a qualunque ora del giorno e della notte utilizzando, per raggiungere i punti d’incontro, i mezzi più disparati: i militari hanno così monitorato spostamenti effettuati in auto, a piedi, in bici e perfino con monopattini.
L’operazione di oggi
Gli arresti di oggi arrivano al termine delle indagini condotte fra febbraio e dicembre 2021 che hanno fatto emergere il ruolo predominante dei nigeriani nel traffico di eroina. Durante le attività investigative, sono stati eseguiti importanti riscontri che hanno portato all’arresto in flagranza di reato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti 15 persone, oltre al sequestro di ingenti quantità di eroina. Tra quelli effettuati va certamente richiamato quello eseguito a giugno 2021, nel quartiere di Fontivegge, quando, a seguito di una perquisizione domiciliare, furono rinvenuti 12 kg eroina di altissima qualità, nascosti in un mobile.
Il primo arresto un anno fa, luglio 2021
Di assoluto rilievo anche gli arresti di due corrieri, eseguiti entrambi nel mese di luglio dello scorso anno: il primo, sottoposto a controllo sulla tratta ferroviaria Roma – Perugia, trasporta nello stomaco 10 ovuli di eroina, per un peso complessivo di 100 grammi. Il secondo “trasportatore” è stato invece arrestato presso l’aeroporto di Bologna mentre tentava di introdurre sul territorio nazionale 1,5 kg di eroina nascosta nello zaino.
Lo spessore criminale degli indagati,
“Quest’ultimo arresto ha quindi riscontrato lo spessore criminale degli indagati, in grado di far giungere sul mercato locale grossi quantitativi di eroina direttamente dalla Nigeria, senza la necessità di ricorrere ad intermediari” si legge in una nota della Procura di Perugia.
L’operazione di oggi inoltre segue di poche settimane quella eseguita sempre dai carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo il 17 giugno scorso nei confronti di un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, che ha portato all’arresto di altri quattro cittadini nigeriani, tra cui un soggetto – con un ruolo ritenuto “apicale” all’interno del gruppo a cui sono stati sequestrati 86.000 euro in contanti e ben 9 kg di eroina.
Due le indagini in 12 mesi
Complessivamente le due indagini, in poco più di 12 mesi, hanno consentito di sottoporre a misure cautelari personali 45 soggetti e sequestrare 24 kg di eroina e 150mila euro in contanti. La sostanza, sempre di eccellente qualità, tagliata e suddivisa in dosi, avrebbe fruttato su strada un valore orientativo di oltre un milione di euro.
Associati alla casa circondariale di Perugia Capanne
I destinatari della misura cautelare in carcere sono stati associati alla casa circondariale di Perugia Capanne, come disposto dall’Autorità Giudiziaria perugina. A tre degli indagati è stata inoltre contestata la fabbricazione ed il possesso di documenti falsi come patenti di guida, carte d’identità valide per l’espatrio e tessere sanitarie, attestati realizzati verosimilmente in atra regione.
Altre sei persone sono risultate irreperibili e il loro rintraccio è attualmente in corso. Nel corso delle attività di perquisizione i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro la somma di 16mila euro – probabile provento dell’attività delittuosa – nonché 20 grammi di sostanza stupefacente divisa tra cocaina, eroina ed hashish. Infine, uno dei soggetti destinatari del provvedimento cautelare, è stata trovato in possesso di una patente di guida risultata rubata ed è stato denunciato per il reato di ricettazione.
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