
Tombini chiusi a Ponte san Giovanni, ecco perché succedono gli allagamenti. Da Gino Goti – Quanti sono i tombini ai lati delle strade di Ponte San Giovanni? Cento, duecento, trecento. Ne abbiamo fotografati due che sono completamente chiusi, altri sono liberi, superficialmente, da detriti e foglie, ma nel fondo del contenitore cosa si nasconde?
I tombini, tutti, ma soprattutto quelli in alcune zone pianeggianti e pericolosamente chiusi, in caso di pioggia o temporali non ricevono l’acqua e si possono creare allagamenti in scantinati e garage limitrofi alla sede stradale.
I cittadini si chiedono: i controlli, la ripulitura, l’efficienza di queste strutture vengono effettuati a notte fonda quando tutti dormono e nessuno vede, oppure è una operazione che si fa soltanto dopo che è avvenuto un allagamento e il conseguente danno?
“Una volta – dice il signor Marcello che abita proprio al centro del paese – questi tombini venivano ripuliti due o tre volte all’anno. Forse erano meno come numero perché gli abitanti e le strade erano meno. Ma con lo sviluppo dell’edilizia tutto il paese si è ingrandito, ma strade e servizi relativi non sembrano all’altezza delle necessità e dei capricci del tempo”.
C’è qualcuno che è destinatario di questi interrogativi e di queste considerazioni e può dare una risposta o, meglio, può intervenire, se non altro per controllare l’efficienza di queste strutture?
Ma perché continuate a costruire palazzi se non riuscite a gestire la civiltà intorno?… Si continua a costruire senza uno studio sulla viabilità ( vedi strade sempre intasate) e chi dovrebbe controllare che i servizi funzionino continua a prendere lo stipendio e sta sempre lì….guardate l’Umbria cuore verde d’Italia come è diventato …. Vi piace una Umbria così ? Ok auguro a quelle poche persone di godersela