
Pineta di Ponte Felcino, una lettera aperta dai cittadini all’assessore Numerini
I comitati di Ginkgo Biloba Perugia, Coscienza verde e Noi Cittadini hanno inviato una lettera aperta all’Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture ed ambiente del Comune di Perugia, Otello Numerini, per cercare di risolvere la problematica della Pineta di Ponte Felcino. Riportiamo integralmente la lettera.
Gentilissimo assessore,
a distanza di due settimane dall’incontro al Thebris e dal sit-in, abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte di cittadini affinché perorassimo la causa della riapertura a breve della Pineta di Ponte Felcino.
Ora visto che:
– dall’Ordinanza Sindacale di chiusura n. 1268 del 12 ottobre 2022 , non si sono avute situazioni di rischio, quali cadute di rami o alberi;
– dalle attente analisi svolte dal tecnico forestale incaricato dal Comune, non si evincono problemi legati alla struttura morfologica delle piante (coefficienti di snellezza nella norma, solo eccessiva fittezza della chioma con presenza di rami secchi e pendenti);
– lo stesso report tecnico indicherebbe l’assenza di particolari patologie o gravi lesioni delle piante;
– molte piante sono considerate come “sciabolate” più che inclinate;
– eventuali ulteriori analisi geo-pedologiche non modificheranno sensibilmente il basso rischio di sradicamento delle piante, insistenti da molti anni su un terreno fertile, sciolto e ben drenato;
invitiamo, cortesemente la S.V.:
1) a prendere in considerazione con urgenza gli interventi di alleggerimento e rimonda, come da report finale elaborato dal tecnico forestale incaricato dal Comune;
2) a far procedere eventualmente all’abbattimento solo dei soggetti che risultino inclinati di oltre 30 gradi rispetto alla verticale;
3) a far valutare, nel frattempo, eventuali programmi di intervento di consolidamento statico e dinamico dei soggetti più critici.
Non volendo credere che si sia già concertata la decisione di una sostituzione di tutti i pini con altre piante, ma certi della conferma di un Suo interessamento affinché la Pineta, con i suoi pini, rimanga quale testimonianza identitaria di questa area, porgiamo distinti saluti.
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