
Calcio, serie B, il Grifo sulle ali di Bredalandia
Da Antonello Ferroni
PERUGIA – Anche contro il Foggia il Perugia dovrà scendere ancora in campo con lo spirito agguerrito di chi sente che gli è stato sottratto qualcosa: visti gli ultimi eventi non dovrebbe essere difficile. Già, perché il Grifo ora non è più quello capace di tutto nel bene e nel male che aveva zoppicato fino a dicembre. Dalla sosta in poi, dal cambio di modulo, dalla nuova preparazione e dagli innesti di mercato in avanti, il Perugia che viene da tre vittorie consecutive è più vicino ad una macchina quasi perfetta, capace di andare avanti a pieni giri, magari senza entusiasmare ma al contempo senza incepparsi.
E di esami difficili ne ha superati parecchi ultimamente: dal trio delle big Parma, Palermo e Frosinone regolate con il coltello tra i denti, alla vittoria senza discussioni ottenuta nel recupero della ventottesima sul lanciatissimo Brescia appena martedì scorso. Tutte gare affrontate dai grifoni, appunto, con lo spirito di chi ha una ripida china da risalire – a poco varrebbe il fresco ritorno nei playoff se dovesse seguirne una uscita altrettanto repentina – e per farlo è disposto a dare tutto e superare qualsiasi ostacolo.
DERUBATI & VINCENTI

La vittoria contro il Brescia, addirittura, è arrivata giocando nella ripresa dopo avere scoperto dell’ingente furto di soldi ed effetti personali (un orologio del valore di 215.000 euro più altri sei orologi di grande valore, due bracciali di diamanti, un anello, portafogli, contanti ed effetti personali) avvenuto ad opera di ignoti negli spogliatoi. ‘Mi aspettavo che la squadra entrasse in campo sotto shock e dentro di me avevo dato per persa la partita – ha raccontato Breda -. Ci siamo accorti del furto proprio un attimo prima di rientrare in campo per affrontare la ripresa. Abbiamo avvertito l’arbitro e gli avversari, ognuno si è reso conto di quello che gli mancava. Poi il tempo stringeva e, volenti o nolenti, siamo dovuti tornare a giocare.
Ebbene, mi aspettavo un comprensibile crollo a livello mentale anche da parte di qualche singolo, invece in campo la squadra ha avuto una reazione esemplare. Ora è passato qualche giorno, iniziamo a renderci conto davvero di cosa è capitato ed è normale sentirsi violati ed affranti. Dovremo essere bravi a mantenere ancora alta la concentrazione e veicolare tutte le nostre energie fisiche e psichiche sul campo, consapevoli del fatto che la vita è fatta di ingiustizie ma che bisogna andare avanti, anche se è normale che per qualche tempo questa vicenda continuerà ad aleggiare sulle nostre teste’.
UN ALTRO ESAME DIFFICILE
E si sa, nel calcio gli esami non finiscono mai: domani contro il Foggia, ancora al ‘Curi’, il Perugia avrà modo di sperimentarsi di nuovo contro un avversario in grande salute. Un avversario che naviga a sua volta sull’onda dell’entusiasmo perchè sta intraprendendo una strada molto simile a quella dei grifoni: mercato di gennaio azzeccato con innesti importanti, cambio di modulo e passaggio al 3-5-2, quadratura trovata e risalita in classifica a suon di risultati. Di più. Il Foggia balbetta ancora allo ‘Zaccheria‘ ma fuori casa (sette vittorie) è una schiacciasassi. Difficile non impensierirsi di fronte alla stella di Kragl (occhio alle punizioni e ai tiri da lontano) oppure all’arrivo degli ex Nicastro e Mazzeo, che già all’andata (vittoria per 2-1 dei Satanelli sul Perugia di Giunti che aveva da poco iniziato la sua parabola discendente) ebbe modo di mordere con il dente avvelenato.
Qualche numero la dice lunga: i Satanelli hanno subito 6 gol nelle ultime 7 partite segnandone 11, proprio come il Perugia che vanta il terzo attacco del campionato grazie alla vena di Cerri e Di Carmine e che nelle ultime 7 gare ha raccolto solo 5 volte la palla in fondo al sacco, Perugia che nell’andata prendeva 1,71 gol a partita e che ora si ferma appena a quota 0,71. Occhio a scommettere sull’over.
BREDA COL PROFILO BASSO
Ed è scontato che dopo tante altisonanti vittorie, Roberto Breda accentui ancora di più il suo profilo, volutamente basso a livello mediatico. Il tecnico, che per l’occasione recupera gli acciaccati Del Prete e Bianco lasciando a casa i soli Nura e Zanon? ‘Il Foggia viene da quattro vittorie esterne – ha detto il tecnico trevigiano dopo la rifinitura -, a gennaio ha cambiato tanto ma gode dei frutti del fantastico lavoro del suo allenatore, il mio amico Stroppa che ha saputo dare alla squadra l’equilibrio che mancava. Noi ultimamente di squadre in salute ne abbiamo affrontate parecchie, ci prepariamo ad un’altra battaglia consapevoli dei nostri mezzi. Tatticamente sarà una sfida completamente diversa rispetto a quella con il Brescia, il Foggia non ci permetterà di andare per vie centrali.
Ci sarà da compattarsi, soffrire e lottare per gli spazi, consapevoli che il calcio è una partita a scacchi e non un gioco estetico e che anche un pareggio non deve essere una vergogna. Guardate la Juventus, che a Londra ha fatto una gara di grande sofferenza vincendola nella ripresa in cinque minuti. Sarà molto importante che anche l’ambiente lo capisca e ci dia una mano, che comprendano le diverse fasi della gara e che possiamo affrontare tutti uniti questa battaglia nell’intento di vincerla. Perchè vincere non è mai scontato’.
LE FORMAZIONI
Sarà una sfida di grande attesa e di attacchi a folate tra squadre schierate ‘a specchio’ e il Perugia potrebbe avere un vantaggio: quello di avere ‘ripreso i giri’ giocando martedì nel recupero mentre il Foggia è fermo ormai dal giorno della scomparsa di Daniele Astori, quando venne rinviato il match in programma con l’Empoli, e potrebbe avere invece bisogno di scrollarsi di dosso un po’ di ruggine nei minuti iniziali. La formazione? ‘Abbiamo un paio di alternative e magari una potremo sperimentarla a gara in corso’, si limita a spiegare Breda che si guarda bene dallo sbilanciarsi. Qualche ballotaggio in effetti c’è perchè, se anche si sono allenati regolarmente, sia Bianco che Del Prete sono acciaccati ed è naturale che Dellafiore e Colombatto siano in prealarme a centrocampo e in difesa.
Per il resto sembra davvero difficile che Breda possa derogare dal 3-5-2 e decidere ad esempio di spedire in campo dal 1′ un Diamanti, che ha dimostrato sì di stare bene ma che ancora non ha acquisito l’autonomia fisica per giocare dall’inizio. L’ex azzurro, che in pochi minuti contro il Brescia ha mostrato impegno e colpi di classe i grande rapidità, verrà buono sicuramente a partita in corso. Stroppa dal canto suo ha l’unico cruccio della sostituzione di Greco in cabina di regia: il ballottaggio qui sembra tra Agnelli e il redivivo Agazzi. Il ‘Curi’ si appresta a vivere un sabato di grandi numeri visto l’annunciato arrivo di ben 2.000 tifosi rossoneri nel settore ospiti, mentre dal canto suo Santopadre ha provveduto a chiamare a raccolta i tifosi biancorossi puntando su quota 10.000. Bella partita insomma, sugli spalti e sul campo. Di quelle che si vincono quando senti che ti manca qualcosa.
COSI’ IN CAMPO (stadio ‘Curi’ ore 15):
Perugia (3-5-1-1): Leali; Volta, Del Prete, Magnani; Mustacchio, Gustafson, Bianco, Bandinelli, Pajac; Cerri; Di Carmine. A disp. Nocchi, Santopadre, Dellafiore, Gonzalez, Germoni, Belmonte, Colombatto, Kouan, Terrani, Buonaiuto, Diamanti. All. Breda
Foggia (3-5-2): Guarna; Martinelli, Camporese, Loiacono; Zambelli, Gerbo, Agnelli, Deli, Kragl; Nicastro, Mazzeo. A disp. Tarolli, Noppert, Camporese, Figliomeni, Scaglia, Tonucci, Rubin, Fedato, Agazzi, Duhamel, Floriano, Beretta. All. Stroppa
Arbitro: Pillitteri di Palermo (Rossi-Mastrodonato, IV uomo La Penna)
[URIS id=264326]
Commenta per primo