Osteoporosi, screening gratuiti a Ponte San Giovanni

Osteoporosi, screening gratuiti a Ponte San Giovanni
PERUGIA – «Il numero degli uomini che soffre di osteoporosi è in crescita! La malattia, che non è solo femminile, nei maschi è in forte aumento e si tratta di un allarme planetario. Una problematica che, purtroppo, è estremamente sottovalutata, mentre, invece, tutti gli uomini, attorno ai settant’anni si dovrebbero sottoporre all’esame della (Moc) Mineralometria ossea computerizzata».

A dare l’annuncio, nei giorni che precedono la “XIX Giornata mondiale dell’Osteoporosi”, è il professor, Paolo Filipponi, presidente dell’Aruo, (Associazione Regionale Umbra Osteoporosi) . «Anche l’Umbria – afferma Filipponi – non è da meno purtroppo, e l’incremento segue l’andamento internazionale».

L’incidenza dell’osteoporosi è infatti in aumento, si stima che oggi ne siano affetti in Italia circa 3.5 milioni di donne e 1 milione di uomini, facendo emergere l’allarme per una grave pandemia silenziosa che va quindi trattata come una patologia di priorità sanitaria e sociale.

L’Aruo anche quest’anno effettuerà degli screening gratuiti che saranno eseguiti a Ponte San Giovanni di Perugia, presso il CVA il 16 e il 17 di ottobre 2015. Una giornata e mezza di esami per la popolazione che si avvicinerà alla attività di prevenzione dell’Associazione. Si comincerà venerdì 16 alle 8,30 per andare avanti fino alle 13 e dalle 15 alle 19. Il sabato, invece, solo la mattina e sempre dalle 8,30 alle 13. «Se sarà necessario – annuncia il professor Filipponi – e se ci saranno richieste, potremmo restare anche il sabato pomeriggio coprendo, quindi, due giorni interi».

Per prenotare la visita è sufficiente presentarsi presso la struttura. Ci sono altri due aspetti importanti, oltre quello del dato maschile, sui quali il presidente dell’Aruo intende centrare l’attenzione. «Il primo – spiega – è un elemento che rileva la necessità di una maggiore accessibilità ai mezzi diagnostici. Oggi abbiamo a disposizione pochi apparecchi densitometrici.

In Umbria – dice Filipponi – una persona deve attendere almeno un anno per poter fare un esame che valuti la densitometria ossea. Sono pochi, quindi, a sottoporsi ad una indagine che in realtà è poco costosa e, data la minima dose di radiazioni, è anche assolutamente innocua».

L’altro aspetto importantissimo, secondo il Presidente di Aruo è quello di quanto sia necessario anticipare il momento in cui si utilizzi un farmaco, indispensabile nella prevenzione dell’osteoporosi. Di fatto, oggi in Italia, c’è una legge che regola la rimborsabilità delle medicine.

Il farmaco, in sostanza, diviene gratuito per quelle situazioni che espongono il paziente ad un rischio elevato.

Nel caso specifico dell’osteoporosi i livelli in cui la cura può diventare gratuita, purtroppo, sono quelli che denotano già una grave compromissione della resistenza ossea al carico meccanico. Si tratta di un osso, in sostanza, che si può rompere con molta facilità.

«I mezzi terapeutici che abbiamo – rileva lo scienziato – sono molto efficaci nel prevenire i danni dello scheletro. Ma non lo sono altrettanto quando si deve trattare persone che questo danno già l’hanno subìto. Tornare indietro a volte è difficile ed è quasi sempre impossibile».

Purtroppo, come emerge da un recente documento dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), in Italia la grandissima parte dei Pazienti che vanno incontro a fratture da Osteoporosi (in particolare a livello vertebrale e femorale) non viene trattata in modo appropriato e pertanto questi Pazienti sono esposti ad un consistente rischio di ulteriori fratture negli anni successivi.

Ed è per questo, quindi, che si rende necessario anticipare l’uso di questi farmaci che oggi sono assolutamente sicuri e a basso costo in quei soggetti che si trovano in condizioni ancora buone.

«L’obiettivo della prevenzione – spiega Filipponi – è proprio quello di ‘conservare’ questa situazione buona e fare un buon uso di tutto ciò che abbiamo a disposizione, dal farmaco alla vitamina D, dal sole al calcio fino all’indispensabile attività motoria».

Al Cva di Ponte San Giovanni gli specialisti dell’Aruo arriveranno con i loro apparecchi ad ultrasuoni, validissimi per individuare i soggetti a rischio. Ma non basta, sarà offerta alla popolazione l’esecuzione di una Moc, a livello del calcagno, corredato da una consulenza medica, il tutto gratuitamente. Gli specialisti dell’Auro sono in grado di controllare dalle 300 alle 350 persone, in una giornata e mezza di screening.

L’Associazione regionale umbra osteoporosi nasce nel 1993 per volontà del professo Paolo Filipponi (la sede di via Settevalli – Perugia – è attiva dal 2007) e conta 2800 associati e controlla ogni anno circa 2000 persone.

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