Aran dà ragione alla Cgil, sì alla continuità degli incarichi del personale

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Aran dà ragione alla Cgil, sì alla continuità degli incarichi del personale

“Non è stato facile avere ragione, ma alla fine è arrivato il parere dell’Aran che ha messo la parola fine su una lunga e immotivata disputa voluta dalla Regione Umbria rispetto alla continuità degli incarichi del personale con posizioni organizzative o di coordinamento di tutte le aziende sanitarie dell’Umbria”. Lo scrive in una nota la Fp Cgil dell’Umbria, che incassa un successo significativo dopo mesi di richieste inascoltate rivolte alla Regione e alle aziende sanitarie umbre affinché “annullassero in autotutela” gli avvisi interni per conferimento di incarichi di funzione organizzativa, che risultavano in palese violazione del Contratto nazionale di categoria, che all’articolo 36 disciplina la “trasposizione” degli incarichi stessi, senza necessità di procedere ad una nuova selezione.

“Abbiamo dovuto combattere su ogni tavolo di confronto sindacale e datoriale con tante controparti e la cosa è stata abbastanza imbarazzante – commenta Desiré Marchetti, segretaria generale della Fp Cgil dell’Umbria – Abbiamo scritto lettere, prodotto diffide e pareri, senza cercare vie brevi, ma con il fine di tutelare tutti i lavoratori, la loro professionalità maturata con anni di lavoro e con valutazioni assolutamente positive. Allora – continua la sindacalista – ci domandiamo perché nella nostra Regione, al termine di una fase storica dove la pandemia ha messo a dura prova ogni lavoratore ed ogni cittadino della nostra comunità, si è scelto di puntare sulla divisione tra i lavoratori, magari quelli con più esperienza lavorativa contro i nuovi, mischiando tutte le carte in tavola, tutti i servizi e le professionalità, producendo lavoro per gli uffici amministrativi, bandi, regolamenti, etc”.

Alla fine però il parere dell’Aran (che nei tavoli negoziali è controparte dei sindacati) è arrivato a porre fine alla questione. “Di conseguenza abbiamo subito richiesto un incontro urgente all’assessore alla Sanità, Luca Coletto – conclude Marchetti – per definire azioni congiunte all’interno delle aziende sanitarie, al fine di attenuare ogni criticità, che possa determinare condizioni di disservizio”.

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