Accessi vascolari l’imperativo è ridurre complicanze infettive e meccaniche

Accessi vascolari l'imperativo è ridurre complicanze infettive e meccaniche

Accessi vascolari l’imperativo è ridurre complicanze infettive e meccaniche

di Mario Mariano
In attesa che le società scientifiche nazionali  emanino linee guida in ambito di accessi vascolari, la  SIAARTI (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva) ha presentato   un documento di “Buone pratiche cliniche sugli accessi vascolari” .  Si tratta di incontri che gli estensori stanno effettuando in tutta Italia proprio per sensibilizzare  il personale sanitario  a questa crescente esigenza.

Sul  tema si sono confrontati esperti multidisciplinari ( anestesisti, radiologi interventisti, oco-ematologi)   in un incontro che si è svolto nell’ultimo fine settimana presso l’aula Levi-Montalcini dell’Azienda Ospedaliera di Perugia.

Il  confronto  ha ribadito la necessità di  preservare  il patrimonio venoso dei  pazienti  oncologici, sottoposti a chemioterapia, e di quanti  necessitano di  somministrazione ripetuta o continua di antibiotici, prodotti nutrizionali e farmaci salvavita– spiega il Dottor Fabio Gori, direttore della s.c. di Anestesia e Rianimazione e  responsabile scientifico dell’evento-. L’incontro è servito a  presentare ai  referenti medici ed infermieristici dei gruppi mutidisciplinari (AV-Team e PICC-Team)  delle aziende ospedaliere e delle Usl  umbre  il documento redatto dal gruppo di lavoro della società scientifica di anestesia e rianimazione”.

Accessi vascolari l'imperativo è ridurre complicanze infettive e meccanicheDurante il corso, gli organizzatori hanno anche affrontata la necessità di istituire  gruppi multidisciplinari costituiti da personale specificamente preparato che assicurino  sicurezza al  paziente con   significativa riduzione delle complicanze infettive e meccaniche e  conseguente efficienza aziendale e riduzione dei costi.

La partecipazione  di referenti di tutte le aziende sanitarie  ha fatto emergere il bisogno di elaborare e condividere procedure aziendali regionali  – ha sottolineato il dottor Vittorio Cerotto, responsabile del servizio aziendale di Accessi Vascolari della Usl Umbria 1 – con  protocolli ospedalieri locali per sviluppare l’integrazione Ospedale-Territorio.

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