
Perugia, città vietata ai ciechi e agli ipovedenti, da oggi si cambia
È stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal consigliere comunale Carmine Camicia su “Perugia, città vietata ai ciechi e agli ipovedenti”. La discussione, che si è tenuta martedì 8 gennaio durante la seduta della IV commissione consiliare permanente, ha visto la partecipazione di Ottavio Dorillo dell’Associazione non vedenti e ipovedenti Umbria (Aniu), Luca Crocioni e Vittoriano Leto della onlus Associazione italiana lotta abusi (Aila), Giovanni Inguscio dell’Associazione nazionale privi della vista e ipovedenti (Anpvi),
© Protetto da Copyright DMCA Roberto Regnicoli del Comune di Perugia, settore aree verdi, e l’architetto Maurizio Angelici, dirigente della Regione Umbria (infrastrutture e mobilità).
Soddisfazione è stata espressa da parte di Camicia, che ha sottolineato: “L’istanza propone di tutelare i soggetti socialmente deboli, di cui l’amministrazione comunale sembra non avere a cuore.
Perugia allo stato attuale è una città con mezzi pubblici vietati non solo ad anziani e disabili, ma anche ai non vedenti, e con tantissime barriere architettoniche”.
“Una situazione non degna di una città capoluogo di regione – ha concluso il consigliere –, pertanto con la mia proposta si impegna il sindaco ad abbattere le barriere architettoniche e a rapportarsi con la direzione dell’Azienda di trasporto pubblico, chiedendo il rispetto di quanto previsto dal Parlamento europeo (14.02.2002<tel:14/%2002/2002>
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