
La celebrazione della Domenica delle Palme Perugia PERUGIA – Con la Domenica delle Palme (9 aprile) si entra nella Settimana Santa – Passione, Morte e Risurrezione del Signore. A Perugia questa celebrazione ha inizio davanti all’arcivescovado con il rito della benedizione dei ramoscelli d’ulivo e la processione, in ricordo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, per poi proseguire in cattedrale con la messa presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti insieme ai canonici e ai sacerdoti delle parrocchie e delle comunità religiose del centro storico.
Il cardinale Bassetti riattualizza il significato della Settimana Santa alle sofferenze, ma anche alle speranze del mondo di oggi, nel suo video messaggio sul canale YouTube di «Umbria Radio» all’indirizzo https://youtu.be/lRNYY00Q6ek, curato in collaborazione con l’Ufficio stampa diocesano di Perugia. Dedica la Settimana Santa ai giovani, in vista del Sinodo dei vescovi sui giovani, ai lavoratori, in un’epoca particolarmente difficile per l’occupazione, ai profughi, che continuano ad arrivare in Europa per l’acuirsi delle crisi belliche in varie parti del mondo, in primis in Siria. Proprio ai rappresentanti di queste tre categorie di persone, come segno di servizio e vicinanza della Chiesa, il cardinale compirà in cattedrale,Giovedì Santo (13 aprile), il rito della lavanda dei piedi nella Coena Domini.
La difficile situazione sociale. Nell’apprestarsi a vivere la Settimana Santa il cardinale Bassetti, nel video messaggio, si sofferma sulla difficile situazione sociale che Perugia e l’Umbria stanno vivendo, aggravata dal recente terremoto con i suoi “danni indiretti” sia sul fronte occupazionale che su quello turistico. Quest’ultimo fa registrare una vistosa diminuzione di presenze anche in occasione delle festività pasquali. «La gente pensa che tutta l’Umbria sia scossa dal terremoto – commenta il presule – e nei nostri splendidi centri ricchi d’arte e di storia si vedono pochi turisti… Nel visitare alcune realtà produttive in vista della Pasqua, ho visto anche un ritardo nella ripresa… Condivido la preoccupazione dei nostri terremotati della Valnerina, i quali più che di visite e parole hanno bisogno di una rapida soluzione dei loro problemi. Invito le Istituzioni preposte alla ricostruzione a mettere in atto tutti quegli ammortizzatori che sono necessari per fare ripartire la vita della gente».
Le sofferenze dell’umanità. Il porporato si sofferma anche sul «momento particolarmente critico per l’umanità, perché sta andando verso il baratro. Dio che ha fatto di tutti gli uomini una sola famiglia, piange sulle sciagure dei propri figli. Dopo le atroci guerre e persecuzioni del secolo scorso, stiamo nuovamente vivendo una stagione di gravi conflitti e siamo arrivati ad un punto molto critico per l’umanità». Basti pensare alle «immagini di bambini innocenti colpiti dal gas nervino. Gli uomini non possono distruggere i figli di Dio. Nessuno ha il diritto di strappare l’immagine di Dio dal cuore degli uomini. Il mio non è pessimismo – prosegue il cardinale –, io per natura sono ottimista e credo nella Risurrezione del Signore e nella forza redentrice della Pasqua, però è veramente il momento in cui tutti gli uomini di buona volontà si mettano insieme perché il progetto di Dio non sia distrutto, che è quello del bene di tutti i suoi figli, di tutti gli uomini».
La storia è una buona maestra. «Ricordo le parole accorate di Paolo IV pronunciate nel 1970: “La storia è una brava maestra perché sa insegnare, ma ha degli scolari negligenti, che non imparano mai le lezioni della storia”. Il 5, 6 e 7 aprile 2017, quando abbiamo visto ai telegiornali le immagini di questi figli, i nostri occhi si rifiutano di vedere… Io ho contemplato il volto del Cristo crocifisso della mia cappella».
Accogliamo Gesù che entra nelle sofferenze della Settimana Santa. «Ma c’è la Pasqua di Risurrezione in cui Dio ci dice: “Io faccio nuove tutte le cose” – evidenzia il cardinale –. Purtroppo gli uomini non si accorgono di Dio e allora cerchiamo di essere attenti a questo insegnamento profondo che ci viene dalla Pasqua, iniziando dalla Domenica delle Palme. Come al tempo di Cristo, così oggi, i protagonisti sono sempre i bambini che accolsero con gioia Gesù a Gerusalemme tenendo tra le mani dei ramoscelli d’ulivo. Accogliamo Gesù che entra nelle sofferenze della Settimana Santa per dare la sua vita per la salvezza degli uomini: il Giovedì Santo si offre e si dona come un pane spezzato; il Venerdì Santo ci invita a commemorare, a rendere viva e presente la sua Passione. Questo è l’augurio che faccio, un augurio di Risurrezione per noi, per la nostra società e per tutte e famiglie».
E’ giusto condannare l’omofobia.
Il cardinale Bassetti conclude il suo video messaggio dicendo che «è giusto condannare l’omofobia, perché è veramente contro l’uomo, contro la donna e contro Dio. E’ giusto preoccuparsi, ma per risolvere quest’atroce problema abbiamo una possibilità bellissima, quella di mettere al primo posto le nostre famiglie. Chiediamo che ogni famiglia sia sostenuta, nelle sue finalità e nei suoi compiti, da tutte le Istituzioni, civili e religiose, e sia sostenuta particolarmente in quello che è il compito educativo».
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