
Varianti, l’inglese prende il sopravvento, in Umbria il vecchio covid non esiste più
Il vecchio covid nella regione Umbria non circola più, le varianti hanno preso il sopravvento, soprattutto l’inglese e la brasiliana. Lo scrive oggi la Nazione Umbria riportando la nuova indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, che fa seguito a quelle diffuse nelle scorse settimane (10 e 18 febbraio).
Su 80 campioni inviati (la ricerca è del 18 marzo) ne sono stati sequenziati 26 e di questi ben 25 hanno rilevato la presenza di varianti straniere. Quella inglese (tecnicamente B117) è stata rilevata in sedici casi (64%), l’altra (detta P1) nel restante 32%.
Il risultato emerso nella precedente rilevazione effettuata il 18 febbraio era che nei 47 casi presi in esame in 24 fu rilevata l’inglese (51,1%), in 17 la brasiliana (36,2%) e nelle altre 6 quelle che si definiscono mini-varianti.
A livello nazionale l’inglese è presente nell’86,7 per cento dei tamponi, la brasiliana nel 4%. Il resto invece vede la presenza del Covid originario o di altre varianti.
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