
Uccise l’amico mentre lo filmava, servizi sociali per il sedicenne
Servizi sociali per il sedicenne coinvolto nel gioco che uccise Roberto Albanucci. Il 17enne morto nel luglio scorso mentre, sdraiato in terra, filmava l’amico che lo avrebbe dovuto sfiorare con lo scooter. Qualcosa purtroppo andò storto e lo scooter lo travolse. Lo scrive oggi la Nazione Umbria specificando che il tribunale per i minori ha formalmente incaricato i servizi sociali di presentare una relazione che contempli il progetto di riabilitazione a cui sarà sottoposto il ragazzo.
Sarebbero stati i fari di una macchina comparsi all’improvviso a mutare la traiettoria dello scooter che travolse il diciassettenne. La relazione sarà presentata nel corso della prima udienza del procedimento giudiziario, fissata ai primi di luglio. Il sedicenne vedrà così cadere l’accusa di omicidio colposo mossa nei suoi confronti, nei giorni successivi alla tragedia. Il fatto è salito più volte alla ribalta nazionale delle cronache.
Con l’incarico affidato ai servizi sociali da parte del tribunale per i minori, viene di fatto formalizzato l’affidamento del sedicenne che svolgerà i compiti prescritti dai servizi. Con questo il caso da un punto di vista giudiziario può dirsi risolto.
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