
Stroncato traffico di droga: tre corrieri seguiti fino a Roma e fermati a Narni
Un carico di quasi 4 chili di stupefacente è stato sequestrato dai Carabinieri della Compagnia di Terni. Tre corrieri di droga, dopo un lungo pedinamento che ha portato fino a Roma e poi al ritorno a Narni. sono stati arrestati.
Si tratta di tre albanesi di 22, 28 e 33 anni. Sono ritenuti di aver realizzato un traffico di stupefacente per la piazza ternana e narnese, “perché in concorso fra loro … trasportavano da Roma a Narni un borsone contenente 3,7 chilogrammi di marijuana suddivisa in in 7 pacchi, destinata allo spaccio”.
Il 22enne, secondo la ricostruzione degli investigatori, si sarebbe recato alla stazione Tiburtina a bordo della sua auto, dove si incontrava con altri due arrestati li faceva salire e i due e ripartivano verso Narni, alla volta dell’abitazione di partenza dove sono stati trovati altri 18 grammi di cocaina da parte dei Carabinieri della Compagnia di Terni che hanno fatto facevano irruzione nell’appartamento alle 3 di notte.
Il 20enne è stato visto uscire dalla sua abitazione di Narni, salire in auto e dirigersi verso Orte. Erano le 21.10 del 26 febbraio. Seguito da auto civetta, l’albanese si è diretto verso Roma e dopo essere uscito Fiano Romano è proseguito per Settebagni e poi verso la Stazione Tiburtina.
Dalla stazione Tiburtina hanno ripreso la via per Narni, ma una pattuglia dell’Arma li ha intercettati e fermati a Capitone. Una volta fermata l’auto nel piazzale, due persone si sarebbero avvicinate con un borsone scuro sotto una forte pioggia. Avrebbero infilavano il borsone nel bagagliaio e poi saliti nell’auto.
All’invito a consegnare eventuale sostanza stupefacente, i tre rispondevano di non avere droga con loro, ma i militari aprivano il borsone e saltavano fuori i quasi 4 chili di marijuana. Uno dei fermati, inoltre, è risultato positivo al Covid-19.
Il sostituto procuratore Marco Stramaglia ha chiesto la misura della detenzione in carcere. Il difensore dei tre, l’avvocato Giorgia Ricci, nominata di fiducia, ha richiesto per tutti e tre una misura afflittiva quale obbligo di dimora e arresti domiciliari. Il giudice per le indagini preliminari al momento si è riservato. Uno dei fermati, inoltre, è risultato positivo al Covid-19.
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