
Procura Corte conti, liste d’attesa e disservizi, diritto salute così viene compromesso
«Il diritto alla salute della collettività locale rischia di essere seriamente compromesso e non soltanto da molteplici disservizi e dall’allungamento delle liste di attesa». Le parole della procuratrice regionale della Corte dei conti dell’Umbria, Rosa Francaviglia, dette in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 della Sezione giurisdizionale regionale, cadono come un fulmine al ciel sereno.
La cerimonia che si è svolta presso l’aula magna del Dipartimento di Scienze agrarie dell’Università degli Studi di Perugia, alla presenza di autorità civili, militari e accademiche, tra cui la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e il sindaco di Perugia Andrea Romizi, è stata aperta dalla relazione del presidente della Corte dei conti dell’Umbria, Piero Carlo Floreani.
In ambito sanitario in Umbria “è indubbio che permangono notevoli criticità che non incidono unicamente sulla spesa, ma soprattutto sul diritto alla salute della collettività locale, che rischia di essere seriamente compromesso e non soltanto da molteplici disservizi e dall’allungamento delle liste di attesa”.
La procuratrice ha ricordato l’inchiesta sulla cosiddetta ‘Sanitopoli’ e come “detti accadimenti avevano inevitabilmente inciso su assetti consolidati pluriennali disvelando una struttura di potere capace di incidere pesantemente sulla sanità” e che “questo sistema di controllo, improntato a logiche clientelari e profondamente pervasive, aveva condizionato e patologizzato la gestione della cosa pubblica asservendola ad interessi particolari, egoistici e personalistici”.
“Orbene – si legge nella relazione -, a distanza di tre anni, si ribadisce ancora una volta che la sanità pubblica non deve essere smantellata, ma rafforzata e preservata anche combattendo gli sperperi e premiando la meritocrazia”.
Il magistrato contabile ha spiegato che “la Procura regionale ha attenzionato e tuttora attenziona molteplici problematiche in ambito sanitario, di cui le ipotesi di malpractice, di affidamenti illeciti di servizi e di distrazione di fondi a destinazione vincolata, sono soltanto una parte”. Ha parlato poi di “assoluta inadeguatezza dei controlli regionali sulle strutture private convenzionate che, ancorché stigmatizzata sin dal 2019, non pare affatto sia stata superata nonostante i possibili risvolti erariali”.
Nella relazione Francaviglia ha citato, definendolo “alquanto emblematico”, ‘esempio del direttore del reparto di Anatomia e istologia patologica dell’ospedale di Perugia, “punto di riferimento regionale nella lotta contro le patologie oncologiche che si è visto obbligato a rivolgere pubblicamente un accorato appello al fine di reperire risorse finanziarie perché si acquisiscano nuove figure professionali e importantissime strumentazioni di biologia molecolare, di cui il Reparto è privo e che, come noto, sono imprescindibili per completare adeguatamente i referti in modo da poter scegliere il miglior trattamento possibile per i pazienti”.
La procuratrice ha poi detto che “in Umbria non soltanto si è scarsamente inclini a denunciare illeciti erariali, ma anche laddove gli esposti vi siano, trattasi per lo più di succinte ed alquanto generiche segnalazioni anonime o di sedicenti privati che non consentono l’apertura di fascicoli istruttori. Girarsi dall’altra parte e rimanere indifferenti innanzi a comportamenti illegali e perniciosi non è mai la miglior opzione possibile”‘ ha detto la Procuratrice, auspicando “un’inversione di tendenza perché la percentuale di apertura delle istruttorie, la quale nell’anno 2022 si è attestata al 12,84%, costituisce un indice alquanto significativo, nella migliore delle ipotesi, di un diffuso atteggiamento di inerzia o di rassegnato silenzio da parte di coloro che, benché a conoscenza di fatti o situazioni meritevoli di denuncia, preferiscono soprassedere”.
In merito all’attività della Procura regionale della Corte dei Conti nella relazione della Procuratrice Francaviglia emerge come nell’anno 2022 l’attività inquirente è stata ulteriormente intensificata e si è connotata per un incremento alquanto significativo degli importi azionati in giudizio che si sono più che triplicati, nonché per un aumento degli atti di citazione in giudizio e degli inviti a dedurre.
La Procura regionale ha ricevuto 1.331 esposti e segnalazioni, ivi inclusi 361 decreti di equa riparazione. Complessivamente è stata disposta l’apertura di 171 istruttorie e i procedimenti erariali pendenti al 31 dicembre 2022 risultano essere 458, di cui circa il 50 per cento attiene a fascicoli già istruiti. Sempre nel corso del 2022 la Sezione giurisdizionale ha emesso 45 sentenze di condanna per un totale a titolo di sorte capitale iniziale da risarcire pari a o 13.640.594,63 euro.
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