
Notte di terrore in carcere, straniero aggredisce tutti anche in ospedale a Terni
Notte di terrore – Ancora un gravissimo episodio di violenza nella Casa Circondariale di Terni accaduto a partire dalla serata di lunedì scorso. Un detenuto tunisino di 26 anni, “scaricato dalla Toscana” per ordine e sicurezza nelle carceri umbri, prima a Spoleto, poi a Terni, attenzionato Isis, si è reso protagonista di una serie di episodi violenti, iniziati nell’istituto ternano dal pomeriggio del 22 e continuati all’Ospedale Civile, dove era stato accompagnato per aver ingerito a suo dire lamette e pile come gesti autolesionistici.
La serie inaudita di episodi violenti, per futili motivi, è iniziata con gesti di autolesionismo e con l’aggressione al poliziotto addetto alla sorveglianza della sezione che è stato trovato a terra, da quanto ci riferiscono, colpito da un malore. Non contento il detenuto ha aggredito un altro agente afferrandolo con forza per la giacca e solo l’intervento di altro personale ha evitato il peggio.
Disposto dal sanitario di turno l’accompagnamento in ospedale per gli accertamenti in merito all’ingestione di pile e lamette, al pronto soccorso dava di nuovo in escandescenza urlando frasi sconnesse e minacciando i presenti, contenuto a fatica dalla Polizia Penitenziaria (poca) di scorta.
Ma l’episodio più grave si è verificato quando il tunisino è stato momentaneamente allocato in osservazione al reparto “testa-collo”, oltre a mettere in atto comportamenti provocatori verso gli agenti di scorta, sputando verso di loro, lanciando le bende sporche di sangue con cui era stato medicato e imbrattando i muri del reparto, ha terrorizzato tutti e seminato il panico insultando anche le persone ricoverate nel reparto, comprese le donne e i bambini presenti.
Ha minacciato il Personale di scorta dicendo che avrebbe tolto la pistola e avrebbe sparato e che alla prima occasione li avrebbe accoltellati tutti.
Tutto questo in piena notte, fino a che non si è reso necessario l’intervento ed il supporto della Polizia di Stato alle 4 del mattino.
Gli agenti della penitenziaria non ce la fanno più a gestire da soli una situazioni come questa, ormai all’ordine del giorno, con episodi di violenza come questi che, purtroppo, hanno coinvolto persone innocenti, persone comuni che si trovano in ospedale perché realmente malate e bisognose di cure e tranquillità.
«Non chiediamo – dicono Sappe e Sinappe (sindacati ndr) solo maggior tutela per la Polizia Penitenziaria, ma anche per tutti gli operatori dell’Istituto di Vocabolo Sabbione e per tutti coloro che, loro malgrado, sono costretti ad essere spettatori inermi, in balia di chi pensa che qualunque violenza gli sia concessa e perdonata. Sappe e Sinappe chiedono – infine – alle Istituzioni Locali un intervento presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per convincere l’assente Amministrazione Penitenziaria ad inviare Personale negli istituti umbri, ormai con organici ridotti e convincere il Provveditorato a bloccare i continui trasferimenti in entrata di tali tipologie di detenuti».
ammazzatelo sto merdoso