Incidente mortale sulla Pian d’Assino: muore Andrea Morganti in un frontale
Incidente mortale – Sull’oscura e pericolosa strada statale 219 Pian d’Assino, conosciuta come la “strada della morte”, si è verificato un ennesimo incidente mortale, ha perso vita di Andrea Morganti, un uomo di 54 anni della comunità di San Secondo. Morganti, un eugubino stimato e conosciuto, è morto in uno scontro frontale tra la sua vettura e un’altra automobile.
La Pian d’Assino, purtroppo, è diventata famigerata per la sua pericolosità e per il numero allarmante di incidenti mortali che si sono verificati lungo il suo percorso nel corso degli anni. Nonostante le ripetute richieste della comunità locale e le promesse di interventi per aumentare la sicurezza, le misure concrete sembrano essere state costantemente procrastinate e, di conseguenza, la strada rimane un pericolo per coloro che vi transitano regolarmente.
Morganti era alla guida della propria Bmw ed era diretto verso Gubbio. Nella direzione opposta è sopraggiunta un’Audi A5 condotta da D.V., 35 anni, di origini russe. I due mezzi, per cause di accertamento (forse c’è stata una leggera sbandata per via dell’aquaplaning) si sono scontrati con gli spigoli anteriori sinistri.
Il Sindaco Filippo Mario Stirati, da parte sua, ha presentato in passato piani per l’installazione di autovelox lungo il tratto critico della strada, tuttavia, la realizzazione di tali piani è stata rallentata da burocrazia e polemiche politiche, lasciando la comunità locale con una crescente sensazione di insoddisfazione e preoccupazione per la sicurezza stradale.
Con le elezioni in vista, la questione della sicurezza stradale sulla Pian d’Assino si è intensificata come argomento politico di dibattito, aggiungendo ulteriori sfumature di polemica e disaccordo tra i vari attori politici. L’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, che sembra affrontare argomenti diversi e talvolta distanti dalle preoccupazioni immediate della comunità sulla sicurezza stradale, ha sollevato ulteriori critiche e frustrazioni all’interno della popolazione locale.
La triste morte di Andrea Morganti ha riportato l’attenzione sulla necessità di interventi immediati e concreti per garantire la sicurezza dei cittadini che devono percorrere la strada, mettendo in evidenza l’urgente bisogno di azioni tangibili da parte delle autorità competenti per affrontare la crisi della sicurezza stradale sulla Pian d’Assino e per evitare ulteriori tragedie simili in futuro.
Questo di Morganti è il diciottesimo sinistro mortale che si è verificato in 15 anni. Un tributo di sangue enorme lungo una strada che il vescovo emerito, monsignor Mario Ceccobelli, nel giorno del taglio del nastro aveva battezzato dicendo: “Sono qui per benedire una strada già vecchia”.
Purtroppo, a nessuna amministrazione interessa, nella misura dovuta, la situazione delle strade. Forse gli amministratori “distratti” non si rendono conto che oggi la stragrande maggioranza delle famiglie ha come minimo un’auto, in molti casi anche due o addirittura tre. Ergo, le persone che usano l’auto sono moltissime, il traffico sempre più intenso e di consegueanza se le strade non sono idonee a sopportare un traffico automobilistico crescente, e per di più su strade a dir poco dissestate, il pericolo di incidenti è molto elevato. Ma sembra che questo problema gigantesco, perchè riguarda purtroppo incidenti anche mortali, non interessi a nessuna amministrazione locale. L’unica cosa che sanno fare è mettere i rivelatori di velocità, per fare cassa.