
Guidava ubriaco in autostrada, conducente quasi in coma etilico bloccato dalla Polizia
Un conducente è stato protagonista di manovre estremamente pericolose mentre guidava in direzione Firenze lungo l’autostrada A1, ma è stato intercettato dalla Polizia di Stato a causa delle sue condizioni psicofisiche gravemente compromesse.
Nella serata del 14 settembre, la Centrale Operativa della Polizia Stradale ha inviato una pattuglia dalla sede di Orvieto per rispondere a segnalazioni relative a una Lancia Y che aveva messo in grave pericolo altri automobilisti compiendo manovre estremamente imprudenti.
Gli agenti, agendo con prontezza per garantire la sicurezza dei viaggiatori in transito, sono riusciti a rintracciare l’auto segnalata nonostante la densità del traffico e la velocità dei veicoli circostanti.
Il conducente, in evidente stato di ubriachezza, ha attirato l’attenzione degli agenti, che hanno proceduto a un controllo del suo tasso alcolemico utilizzando gli strumenti a disposizione della Polizia Stradale.
Il risultato del test ha rilevato un tasso di alcolemia pari a 3,22 g/l, un valore estremamente vicino alla soglia critica in cui si rischia di cadere in uno stato di coma etilico, che solitamente si verifica con livelli di alcolemia compresi tra 3,5 e 4 g/l.
La patente di guida del conducente è stata immediatamente ritirata (in base alla legge, la sospensione varia da uno a due anni se il veicolo è di proprietà del trasgressore, ma in caso contrario, come nel caso presente, il periodo di sospensione viene raddoppiato).
Inoltre, il conducente dovrà sottoporsi a visite mediche, il cui esito sarà determinante per la restituzione della patente. La Polizia Stradale ha presentato una denuncia in stato di libertà alla Procura di Terni, che procederà con un processo penale in merito a questa grave infrazione.
Un atteggiamento altamente rischioso per sé e per gli altri quello dell’automobilista che, se non immediatamente interdetto dal continuare a guidare, chissà cosa avrebbe potuto provocare.
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