
Droga Perugia, dati choc, fenomeno in crescita di dieci volte dal 2013
Il fenomeno della droga a Perugia dal 2013 è cresciuto in modo esponenziale. A fare il punto sono stati ieri gli operatori sul campo ascoltati in IV Commissione consiliare, presieduta dal consigliere Michele Cesaro. Nel corso della seduta si è discusso l’ordine del giorno presentato dal consigliere Fabrizio Croce di Idee Persone Perugia con la proposta di soluzioni mirate in ottica di “riduzione del danno”, per contenere i problemi provocati alla salute pubblica e le conseguenze sociali ed economiche per la comunità derivanti dall’abbandono di siringhe da parte degli utilizzatori di droghe pesanti.
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Alla discussione hanno partecipato la dottoressa Claudia Covino per la Usl Umbria 1, il dottor Valocchia in rappresentanza di Gesenu, il dottor Domenico Barberio coordinatore CABS (Centro a bassa soglia) Cooperativa Borgorete, Jacopo Cordone studente e socio dell’Associazione Circolo Island – Madonna Alta.
In particolare – si legge nell’atto – sono nel 2019 sono stati 776 gli utenti registrati al Sert per problemi legati alla droga: 619 uomini, 157 donne. L’Unità di Strada, istituita
nel 1998 dal Comune che ne è titolare assieme alla Asl 1, ha registrato 8.731 passaggi. Il Centro accoglienza a bassa soglia, ha registrato 352 contatti, di cui 72 arrivati per la prima volta (34 italiani, 41 stranieri) per un totale di 8.443 ingressi al servizio.
La UDS ha fornito dati statistici da cui si rileva che tra il 2013 ed il 2019 il numero dei passaggi di “Giovani sotto i 24 anni” registrati è passato da 218 a 2347 e che il numero di siringhe distribuite è passato da 3607 a 9178, con una evidente crescita esponenziale per entrambe le casistiche.
Sono 153 fino ai 29 anni di assuntori e 623 sopra i 29 anni. Dai passaggi registrati dalle Unità di Strada fino a 24 anni si evince che fino a 24 anni ci sono 2347 utenti, di cui italiani 579 maschi, 729 femmine. Gli stranieri sono 940 maschi e 99 femmine. Sopra i 24 anni sono 6384, gli cui italiani 1650 maschi, 905 femmine; Stranieri 3507 maschi, 322 femmine).
Il dato sull’età si conferma anche sul Centro di Accoglienza a bassa soglia: fino a 24 anni sono stati registrati 22 italiani, di cui 1 maschio, 9 femmine, 12 maschi stranieri. Sopra i 24 anni sono stati registrati 328 ragazzi (italiani: 137 maschi, 48 femmine, stranieri 143 maschi e 2 femmine).
Da diversi anni a Perugia, sotto la supervisione della USL1, la UDS ed il CABS svolgono il cosiddetto Programma di Scambio Siringhe (NEP), grazie al quale un tossicodipendente può ottenere una siringa pulita in cambio di una usata, contribuendo così notevolmente ad abbassare il rischio di trasmissione di malattie come l’Hiv e l’epatite C tra i consumatori di droghe, che potrebbero scambiarsi siringhe usate, ma anche tra cittadini e/o operatori ecologici che potrebbero venire in contatto accidentalmente con siringhe abbandonate.
Dall’analisi di queste informazioni sul numero di siringhe consegnate agli utilizzatori o da loro restituite e sulle dosi distribuite di Naloxone, farmaco salvavita utilizzato per l’abuso di sostanza oppiacee, per il 2019 sono state 9178 le siringhe consegnate e quelle restituite 3789, dosi di Naxolone consegnate 258.
Dai dati rilevati dai Servizi risulta che le aree della città dove è maggiore la raccolta di siringhe abbandonate sono il Parco Chico Mendes (Madonna Alta/Cortonese), il Parco della Pescaia (Via XX Settembre/Fontivegge) e l’area verde di Via del Cortone (Corso Cavour/Centro) e, non a caso, in queste aree, pur con lo sforzo di associazioni e cittadini, sono tangibili segni di degrado che portano ad un livello scadente la qualità della vita percepita formando una opinione pubblica negativa.
Il fenomeno però è diffuso e presente anche in molte aree verdi cittadine. In generale nel Comune di Perugia si è raccolta una quantità di siringhe che passa dai 190 chili del 2016 ai quasi 300 chili nel 2019, evidenziando un utilizzo crescente di droghe da iniezione.
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