Droga in Umbria, Luigi De Ficchy, 60 per cento trafficanti è straniero

Luigi De Ficchy, magistratura italiana, in gran parte, è sana
Luigi De Ficchy

Droga in Umbria, Luigi De Ficchy, 60 per cento trafficanti è straniero

In Italia il 30 per cento dei trafficanti di droga è straniero, lo è anche in Umbria, ma la percentuale sale al 60. A dirlo, a Il Messaggero, è il procuratore capo di Perugia, Luigi De Ficchy. Il vertice di piazza Partigiani da oggi è in pensione.

“Serve una particolare attenzione, perché Perugia e l” Umbria sono un crocevia di stupefacenti davvero rilevante”. «Lo segnalo da una ventina di anni – spiega – da quando dalla Procura nazionale mi interessavo di traffico e presenze di elementi e gruppi che facevano riferimento a criminalità organizzata, camorra e ” ndrangheta su tutte».

E se le mafie autoctone in Umbria prevalentemente riciclano denaro sporco – continua De Ficchy – sugli stupefacenti ci sono clan nigeriani e albanesi in collegamento con gruppi italiani. Ci sono perugini e umbri che si mettono sempre di più nel mondo del traffico di droga“. Perché questo ruolo di crocevia della regione?

Per troppi anni l’Umbria – risponde il procuratore – è stata considerata l’isola felice dove non c” erano problemi di criminalità organizzata e ciò ha fatto sì che le risorse di forze dell’ordine e magistrati non fossero adeguate. La conseguenza è che, trovando terreno fertile, organizzazioni albanesi e nigeriane si sono insediate con grande facilità sul territorio. C’è un radicamento che è continuato nel tempo e si è sviluppato

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