Tesei a Marcia Perugia Assisi, possibile dialogo per Ucraina

Tesei a Marcia Perugia Assisi, possibile dialogo per Ucraina

“Nelle ultime settimane si parla solo di guerra e sono scomparse  le parole pace e dialogo. Dall’Umbria, terra di “pace” per antonomasia, auspichiamo con forza la necessità che torni ad essere centrale il concetto di dialogo, riprendendo quel percorso interrotto che è l’unico che può portare quanto prima alla conclusione di questo drammatico e assurdo conflitto”. È quanto sostenuto dalla presidente della Regione Umbria, presente oggi alla marcia straordinaria per la pace Perugia- Assisi, nel corso del suo intervento di saluto ai partecipanti, all’avvio della marcia dai Giardini del Frontone a Perugia. “Da questa marcia della pace – ha affermato la presidente – si deve alzare un messaggio forte indirizzato a tutti coloro che sono chiamati a gestire questa emergenza: riaprire il negoziato che, attraverso le sue regole, porti a mettere fine alla guerra e di conseguenza alla perdita di vite umane e  alle terribili conseguenze che sta avendo”.

1 Commento

  1. Certamente, da questa marcia della pace si alzerà un messaggio forte indirizzato a tutti coloro che sono chiamati a gestire questa emergenza. Non mi risulta però che le marce della pace, nè le manifestazioni di piazza con lo sventolio di bandiere abbiano mai inciso minimamente sull’interruzione dei conflitti armati. La pace si raggiunge quando c’è un vincitore e nella guerra in Ucraina, purtroppo, il vincitore sarà probabilmente Putin che vuole ricostituire l’impero “sovietico”. E’ l’erede dell’URSS, quella Unione delle Repubbliche Sovietiche, dissoltasi nel 1991 (dopo 70 anni) che i vecchi comunisti hanno tanto amata e portavano come esempio di libertà e di democrazia. Ma, come spesso accade, le “anime pie” rimaste hanno la memoria corta.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*